Forza Italia Saronno: "Da Banfi cattivo gusto e riferimenti sessuali insensati contro Berlusconi, chieda scusa"
Dalla sezione cittadina: "Un comportamento offensivo e inadeguato in un momento di così grande sofferenza per il Paese"
Dopo la Lega, anche Forza Italia Saronno attacca il consigliere Francesco Banfi "reo" di aver ironizzato sul coronavirus con alcuni post su Facebook, condividendo anche un meme con Berlusconi e delle mutandine di pizzo a mo' di mascherina.
Forza Italia Saronno contro Banfi
Ironia canaglia, il centrodestra contro il consigliere comunale di Saronno Francesco Banfi e le sue condivisioni social. In mattinata era stata la Lega a puntare il dito contro il consigliere e la sua bacheca Facebook, dove campeggiavano alcune immagini che ironizzavano sul coronavirus e la psicosi generale di ieri. E dopo la sua replica, è intervenuta anche Forza Italia con una nota stampa:
"Forza Italia Saronno si unisce al sentimento di sdegno emerso in città a seguito dei post apparsi sui social del consigliere comunale indipendente Francesco Banfi che si diverte a pubblicare immagini con la raffigurazione del Presidente Berlusconi con 'mutandine di pizzo rosse' al posto di mascherine. Un comportamento di questo tipo è offensivo e, soprattutto, inadeguato in un momento di tale sofferenza per tutto il Paese e i suoi cittadini. Vista la gravità della situazione, Forza Italia si è messa sin da subito al lavoro in tutte le sedi istituzionali con l'obiettivo di risolvere al più presto questo dramma. Ci aspettiamo che ogni rappresentante istituzionale segua lo stesso atteggiamento e per questo motivo Forza Italia si augura che il consigliere Francesco Banfi, che con queste uscite dimostra la sua mancanza di rispetto verso i cittadini che in questo momento temono per la propria salute e dei loro famigliari e di chi sta lavorando e si sta sacrificando per gli altri, come negli ospedali, a ritmo serrato, porga la sue immediate scuse a che uscite di così cattivo gusto, per di più con riferimenti sessuali insensati, possano non ripetersi".
Questa la foto "incriminata":