L'ex assessore Banfi: "Lega e Fagioli scelgano se condannare l'antisemitismo o mantenere il patrocinio all'evento di Lattuada"

Ieri sera in consiglio comunale a Saronno l'ex assessore Francesco Banfi ha presentato alcuni emendamenti alla mozione della Lega contro l'antisemitismo, Non mancando però di evidenziare l'incoerenza dell'Amministrazione.

Patrocinio a Lattuada o condanna all'antisemitismo: delle due, l'una

Alla fine il contestato patrocinio all'evento di Villa Gianetti organizzato e moderato da Checco Lattuada è finito in consiglio comunale. Il motivo è presto detto: ieri nella seduta dell'assise comunale la Lega ha presentato una mozione di condanna ad ogni forma di antisemitismo e antisionismo, oltre che di boicottaggio e delegittimazione dello Stato di Israele. Condanna che, si legge sempre nel testo, dovrà essere portata alle Istituzioni nazionali dal sindaco Alessandro Fagioli e dalla sua Giunta. Condanna, però, che mal si sposa con il logo comunale sull'evento organizzato da Lattuada, che nel 2007 organizzò in un bar di Buguggiate la festa per il compleanno di Hitler, con tanto di canzoni che inneggiavano allo sterminio degli ebrei. E con due emendamenti, il consigliere ed ex assessore Francesco Banfi ha rimarcato questa contraddizione.

Predicare bene...

Banfi è partito proprio dal testo della mozione Lega, nel passaggio in cui si afferma che

"il legame tra delegittimazione dello Stato di Israele e il crescere di un sentimento antisemita risulta potenziato da alcuni attori istituzionali che con il loro agire legittimano soggetti che non riconoscono il diritto all’esistenza dello Stato ebraico, come nel 2017 quando la terrorista islamica Leila Khaled del FPLP (organizzazione riconosciuta come terrorista dalla UE) ha tenuto una conferenza in un’aula del palazzo del Parlamento Europeo".

E' questo passaggio che ha "ispirato" Banfi nel chiedere, con un emendamento, il ritiro del patrocinio all'evento di martedì sera scorso. Non perchè si trattasse di un evento "politico" ma proprio per il profilo di chi lo ha organizzato e moderato. E nel suo intervento, Banfi ne ripercorre la vicenda che ha portato alle proteste di quella sera:

"Era il 2007, precisamente il 23 aprile, quando Adolf Hitler voleva festeggiare il proprio compleanno insieme ad un gruppo di amici e perciò andava a Buguggiate in un locale sulle rive del lago. Vabè, non fate quella faccia: sicuramente era un omonimo. Ma vi pare normale che uno festeggi il compleanno di Adolf Hitler, dittatore della Germania dal 1934 al 1945, responsabile della Shoah e, come tale, riconosciuto tra i massimi interpreti dell'antisemitismo? Dai, è omonimia per forza! Allora, dicevo: c'è questo Adolf Hitler che nel 2007 festeggia il proprio compleanno a Buguggiate in un locale sul lago. A intrattenere tutti c'è il gruppo '99 Fosse': non è 'posse' con la P di Palermo, ma 'fosse' con la F di Francesco. Oh, stavo pensando quali potessero essere queste fosse a cui ci si riferirebbe e m'è venuto in mente solo 'fosse biologiche'. In realtà mi sono venute in mente anche le 'fosse comuni' o le 'Fosse Ardeatine', ma mi chiedo chi, sano di mente, potrebbe intitolare il proprio gruppo musicale a qualcosa di simile. E allora avranno fatto la goliardata: 99 fosse biologiche. Non so che senso abbia, ma abbiamo detto che sarà una goliardata. La colonna sonora era costituita da canzoni, registrate dalla Digos, che immagino essere un'etichetta musicale indipendente, facenti il verso a musiche popolari piuttosto che a cartoni animati. Al posto di 'Jeeg va, cuore d'acciao' (sigla di Jeeg robot, un cartone animato) c'era 'Priebke, cuore d'acciaio': non penso inneggiasse a Erich Priebke, agente della Gestapo, militare delle SS, tra i responsabili dell'eccidio delle Fosse Ardeatine. Trecentotrentacinque italiani trucidati per rappresaglia. C'era anche 'Cerco nel ghetto tutto l'anno e all'improvviso eccola qua' riferito alla vicenda umana di Anna Frank, adolescente di origine ebraica. Quella del diario. Vi risparmio altro. Aggiungo che quella festa è finita sui giornali perchè 23 persone sono state mandate a processo per tutto ciò. I tempi della magistratura hanno fatto cadere in prescrizione i reati e perciò tutti gli imputati sono stati assolti. Tra essi vi era un esponente politico non saronnese, indicato come uno dei principali responsabili dell'organizzazione della festa. La stessa persona in nome della propria associazione non saronnese ha richiesto il patrocinio della città di Saronno per un convegno tenutosi nei giorni scorsi in villa Gianetti. Patrocinio che il sindaco Alessandro Fagioli ha concesso di proprio pugno. Non mi interessa il lato politico di partito, nè il convegno, nè le proteste nè altro. Impermeabile a tutto ciò. Stiamo discutendo di essere contro l'antisemitismo, di 'vaccinare' la società dall'antisemitismo".

"Si scelga da che parte stare"

Così Banfi ha chiuso il suo intervento:

"Devo quindi notare due vie: la prima è quella perbene della Lega che in consiglio si dichiara contro l'antisemitismo e la seconda è quella del sindaco Fagioli che concede il patrocinio a chi ha scansato condanne non 'perchè il fatto non sussiste' ma per la prescrizione del reato imputatogli; persona che, tra l'altro, non risulta aver preso le distanze dai contenuti emersi.

Delle due vie è però possibile solo imboccarne una.

Penso che la Lega e il sindaco Fagioli debbano scegliere. Se vogliono condannare l'antisemitismo è necessario ritirare il patrocinio concesso all'evento, dimostrando così di aver commesso uno sbaglio, una leggerezza dovuta ad un mancato controllo: può capitare. Se invece vogliono mantenere la linea del patrocinio facendo spallucce e soprassedendo, credo che il sindaco Fagioli non possa essere la persona giusta a cui chiedere di farsi portatore presso altri Enti e Istituzioni della stesura di qualunque cosa si muova contro l'antisemitismo".

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