Industria lombarda: "Dati preoccupanti, smentita la propaganda leghista"
Dati non confortanti, crescono i contratti part time e a basso reddito.
Il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti: "Manca una strategia infrastrutturale, l'industria lombarda arretra".
Industria lombarda, "dati non rincuoranti"
"I dati relativi alla produzione industriale e all'occupazione in Lombardia non sono affatto rincuoranti". Si dice preoccupato il consigliere regionale Samuele Astuti, dopo l'allarme lanciato ieri, mercoledì 12 febbraio, dai sindacati.
"Da tempo la nostra regione ha smesso di essere un traino e un modello per il Paese - continua - Nonostante la grande dinamicità del tessuto produttivo lombardo manca una strategia anche sul fronte infrastrutturale. Per questo arretriamo in Europa e siamo meno competitivi di un tempo in molti settori: se oltralpe corrono, noi camminiamo".
"Servono misure per lavoratori e imprese"
Prosegue il consigliere:
"Inutile negare che, sebbene in posizione dominante rispetto alle altre realtà italiane, in Lombardia l'occupazione sia caratterizzata sempre più da contratti part time e a basso reddito. Per questo è opportuno che la maggioranza che governa questa Regione deponga la propaganda e si attivi per misure concrete a favore di lavoratori e imprese".
Tempesta in arrivo
Ma il peggio potrebbe arrivare nel prossimo futuro e non solo in Lombardia. Una "tempesta", la definisce Astuti: le conseguenze economiche dell'emergenza coronavirus:
"Non mi pare sia stata valutata nel giusto modo la tempesta che potrebbe abbattersi sul nostro Paese e sul continente europeo. Le ripercussioni dell'emergenza coronavirus rischiano di piombare sull'economia reale e di tagliare anche la crescita del made in Italy. La Lombardia, che da tempo ha rapporti commerciali col mercato asiatico, sarebbe pesantemente colpita dalle incertezze che impattano sugli scambi commerciali".