Razzismo

Scritta antisemita a Mondovì, tra i sindaci che condannano il gesto anche quello di Solaro

Sulla porta di casa del figlio di una partigiana deportata in un lager qualcuno aveva scritto "Judas Hier".

Scritta antisemita a Mondovì, tra i sindaci che condannano il gesto anche quello di Solaro
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Diversi sindaci hanno seguito l'esempio del primo cittadino di Milano Beppe Sala condannando apertamente la scritta antisemita a Mondovì.

La condanna dei sindaci alla scritta antisemita

Hanno destato scalpore e indignazione in tutt'Italia le immagini della scritta antisemita apparsa a Mondovì, in provincia di Cuneo, sulla porta di casa di Aldo Rolfi, figlio di una donna che fece da staffetta partigiana e venne deportata al campo di concentramento di Ravensbruck dove sopravvisse e morì nel 1996 a 71 anni. A Lidia Beccaria Rolfi, questo il suo nome, è stata anche dedicata una via a Mondovì. La scritta "Juden hier" che vuol dire "qui abitano degli ebrei" è comparsa l’indomani di un articolo pubblicato da Aldo Rolfi su un giornale locale dedicato appunto alla madre. Durante il periodo nazista questo tipo di scritte comparivano sulle porte degli ebrei per segnalare la loro presenza ai nazisti che poi precedevano alle deportazioni. Aldo Rolfi ha sporto denuncia contro ignoti. Carabinieri, Polizia e Procura al momento stanno indagano per reato di imbrattamento.

La solidarietà dei sindaci: "Antifa Hier"

Alla scritta antisemita ha subito risposto la condanna di tanti cittadini e dei sindaci civici e del centrosinistra, che ahanno aderito all'invito lanciato dal centrosinistra piemontese. Tra questi Beppe Sala, sindaco di Milano, il primo ad appendere fuori casa un cartello con scritto "Antifa Hier" ("qui abita un antifascista"). E come Sala, anche Nilde Moretti, il sindaco di Solaro.

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