Commercio Tradate, sgravi fiscali in arrivo per chi apre un negozio
La misura dovrebbe diventare operativa (dopo l'ok del consiglio comunale) dal 2020.
Novità per il commercio e sgravi fiscali in vista nel regolamento che mercoledì sera sarà discusso in commissione a Tradate.
Commercio Tradate, nel 2020 i primi sgravi fiscali
Mercoledì in commissione e venerdì sera in consiglio comunale il nuovo regolamento “per l’applicazione delle agevolazioni per la promozione dell’economia locale”, conseguenza di una legge promulgata dal Governo Conte I. Si parla in concreto di sgravi fiscali fino al 100% sui tributi locali, che potranno poi essere restituiti dal Ministero al Comune tramite un fondo apposito. Un’iniziativa che (si spera) potrebbe portare nuova linfa a un commercio cittadino sempre più in crisi.
Duc “anticipato”
Di sgravi, a dir la verità, si parlava già da qualche mese anche se su questi il sindaco Giuseppe Bascialla, delegato al Commercio, era sempre rimasto piuttosto attendista. Non erano però gli sgravi “imposti” dal Governo Conte I, ma quelli proposti dal Distretto Urbano del Commercio con l’obbiettivo di promuovere la rinascita del commercio dei centri storici, e in particolare di Abbiate. La proposta dei commercianti, portata sui tavoli dal referente del Duc e delegato Ascom Attilio Aimetti, era di legare gli sconti sulle tasse locali all’apertura di negozi in determinate categorie merceologiche, così da incentivare la nascita ad Abbiate di un centro commerciale all’aperto nel centro storico, un luogo cioè dove i cittadini avrebbero potuto trovare un’offerta completa di prodotti.
Chi potrà richiedere gli sgravi
Il nuovo regolamento, ricalcato dalla legge, non si limita solo ad un centro storico o a determinate categorie merceologiche. Basterà aprire un’attività nei campi dell’artigianato, del turismo, della tutela ambientale, dei beni culturali e tempo libero e del commercio al dettaglio, in un locale sfitto da almeno 6 mesi e con una superficie inferiore ai 2500 metri quadrati, o ampliare almeno del 30% un’attività già esistente. Saranno escluse dalla misura i compro oro, le sale scommesse e i locali con all’interno slot machines e macchinette.
Le risorse
Nonostante la norma risalga appunto al Governo Conte I, e quindi a ormai diversi mesi fa, il regolamento è arrivato solo nelle scorse settimane e ha quindi dovuto fare i conti con un Bilancio di previsione praticamente ultimato. Per questo gli sgravi potranno godere inizialmente di un fondo di soli 10mila euro. “Non potevamo rompere tutti gli equilibri del Bilancio a poche settimane dall’approvazione – ha spiegato l’assessore al Bilancio Marinella Colombo – Per inserire subito una cifra maggiore avremmo dovuto rimandare l’approvazione del Bilancio a gennaio, che abbiamo preferito evitare. Ma ci adopereremo da subito perchè alla prima variazione utile questo fondo sia incrementato, portandolo a una cifra congrua e adatta a rappresentare realmente un incentivo per chi vuole investire nella nostra città”.
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