Emergenza cinghiali: in provincia di Varese 728 abbattimenti e 206 incidenti. E la Regione rilancia
Como record di abbattimenti. Un quarto degli incidenti di tutta la Lombardia a Varese.
Diffusi i dati relativi alle azioni contro l’emergenza cinghiali in tutta la Lombardia e approva le nuove regole per l’anno prossimo.
Emergenza cinghiali, nuove regole dalla Regione
Distruggono le colture, mettono a rischio gli equilibri all’interno dei parchi e rappresentano un rischio per chi frequenta i boschi e per chi li attraversa in auto. La crescita delle popolazioni di cinghiali è ormai un’emergenza nota che sembra difficile risolvere. E mentre alcuni sindaci chiedono misure straordinarie come la chiusura del Parco Pineta, la Regione non sta ferma: approvati oggi infatti i “parametri gestionali obbiettivo” che guiderà gli interventi di selezione del prossimo anno. Parametri, ha spiegato l’assessore regionale Fabio Rolfi stilati “in maniera scientifica“, partendo da dati amministrativi, sulla presenza di cinghiali e sui danni che questi causano alle attività antropiche. Dati che hanno portato a un indice di rischio per ogni zona. Ma anche nuove regole: dalla possibilità di organizzare battute di caccia collettiva anche in forma congiunta tra due squadre attive in zone confinanti all‘abbassamento da 10 a 8 della soglia minima di cacciatori presenti per la caccia collettiva con il metodo della braccata. Nelle ore notturne infine, gli abbattimenti in controllo potranno svolgersi anche con l’ausilio di fonti luminose, di visori a infrarossi o termocamere. Insomma, ha ribadito Rolfi, “Meno burocrazia e più flessibilità per consentire interventi più efficaci a tutela della collettività”.
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Varese primato negativo per incidenti
In occasione delle nuove regole, la Regione ha anche comunicati i numeri relativi all’emergenza cinghiali. Su tutto il territorio lombardo sono stati effettuati 5802 abbattimenti e si sono verificati 803 incidenti stradali causati dai cinghiali. Per quanto riguarda gli abbattimenti, la provincia più attiva è stata quella di Como (1625), seguita da Pavia (1232) e Varese (728). Proprio Varese è invece maglia nera per numero di incidenti: ben 206, un quarto del totale regionale.
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Monti (Lega): “Ora ci saranno strumenti più efficaci”
Ottimista sui frutti delle nuove regole il consigliere regionale Emanuele Monti. “L’Assessorato ha elaborato un provvedimento che introduce nuovi parametri per il calcolo dei danni prodotti dalla presenza dei cinghiali – spiega Monti – e da questi delinea la strategia da seguire per il contenimento del numero di animali. Le tipologie di danni sono due, quella degli incidenti e quella dei danni provocati all’agricoltura. Un terzo parametro è rappresentato dalla somma dei danni totali”. “Per quanto riguarda il territorio della provincia di Varese – continua il consigliere – nella cartografia di riferimento elaborata, solo la parte che va dal capoluogo a nord è stata valutata come adatta alla presenza dei cinghiali ed è stata divisa in due sub-unità di gestione: l’istituto A1 Prealpino e l’A2 Nord Verbano. Questo nuovo provvedimento completa l’impegno che la Regione aveva portato avanti contro l’emergenza cinghiali nei mesi scorsi: prima dell’estate insieme a Rolfi avevamo incontrato le associazioni del territorio per spiegar loro le misure messe in campo. Non dimentichiamoci che il 90% dei danni provocati all’agricoltura è causato dai cinghiali. Queste nuove azioni – conclude Monti – sono quindi finalizzate a garantire la sicurezza dei cittadini e a tutelare le attività economiche“.
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