Varese: l'ex candidato sindaco leghista Orrigoni indagato
Per i Pm avrebbe pagato una mazzetta da 50 mila euro per una variante urbanistica. Tigros smentisce.
L’ad di Tigros ed ex candidato sindaco leghista a Varese Paolo Orrigoni indagato.
Paolo Orrigoni indagato
Nella maxi inchiesta della Dda di Milano è finto l’’amministratore delegato di Tigros, grossa catena di supermercati, ed ex candidato sindaco della Lega Nord che nel 2016 si era presentato sperando di prendere il testimone di Attilio Fontana oggi governatore lombardo, indagato per abuso d’ufficio.
Salgono a 105 gli indagati della maxi inchiesta lombarda
Salgono così a 105 gli indagati finiti sotto inchiesta nell’ambito dell’indagine della Dda milanese su un vasto sistema corruttivo in Lombardia che lo scorso 7 maggio ha portato a eseguire 43 misure cautelari, tra cui 12 in carcere e 16 ai domiciliari. Tra i coinvolti anche l’eurodeputato europeo Lara Comi.
A fare il suo nome un imprenditore
A portarlo all’iscrizione nel registro degli indagati è stato un imprenditore Piero Enrico Tonetti, già ai domiciliari nel corso dell’interrogatorio di giovedì.
Una mazzetta da 50 euro per ottenere una variante urbanistica al pgt di Gallarate
Orrigoni deve rispondere di corruzione. Accusato dai pm Luigi Furno, Silvia Bonardi e Adriano Scudieri di aver pagato 50mila euro di tangente – mascherata con un progetto affidato a uno studio di ingegneria – al coordinatore di Forza Italia a Gallarate e consigliere della partecipata Accam, Alberto Bilardo, già in carcere. Secondo la procura i 50mila euro sarebbero il prezzo pagato per ottenere una variante urbanistica al piano regolatore di Gallarate. L’area da modificare, su cui avrebbe costruito un supermercato, era di proprietà di Tonetti, ma era già stata ceduta ad Orrigoni. La tangente sarebbe stata pagata da Tonetti, ma come anticipo di quanto avrebbe ricevuto da Orrigoni, d’intesa con quest’ultimo, beneficiario finale della modifica al piano urbanistico di Gallarate.
La smentita di Tigros: “Nessuna mazzetta”
L’ufficio stampa di Tigros in una nota smentisce: “Né Paolo Orrigoni personalmente né Tigros hanno mai corrisposto, direttamente o indirettamente, alcuna utilità indebita ad un pubblico ufficiale in relazione ad operazioni immobiliari compiute o da compiere nel comune di Gallarate”.
Orrigoni: “Non ho ricevuto alcun avviso di garanzia”
Orrigoni afferma che “non ha ricevuto alcuna comunicazione dalla Procura di Milano e apprende da notizie di stampa di essere indagato in relazione ad ipotesi di corruzione. Naturalmente – aggiunge – è a disposizione degli inquirenti per ogni chiarimento e il suo legale si recherà nei prossimi giorni in Procura per manifestare ai Pubblici Ministeri la totale disponibilità in tal senso”.