Maltempo Lombardia: ancora grandine a Varese
Dove non hanno colpito i cinghiali ci ha pensato la grandine. Nella fascia prealpina è crisi per la raccolta del primo taglio di fieno.
Maltempo Lombardia: nuova grandinata a Varese
Maltempo Lombardia
Dove non hanno colpito i cinghiali, ci ha pensato la grandine. L’equazione, in ogni caso, non cambia il risultato: in ampie fasce del territorio prealpino, la raccolta del fieno maggengo, il primo “taglio” dell’anno, è di fatto saltata, con ripercussioni pesanti sull’intera filiera di latte e formaggi: “I produttori che non riescono a raccogliere il proprio fieno sono di fatto obbligati ad acquistarlo esternamente, con un ovvio aggravio di costi” sottolinea il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori.
Prezzi in aumento
Per di più, la carenza di prodotto sta portando i prezzi di fieno maggengo e di fieno di erba medica pressato a quotazioni particolarmente alte sul mercato, che nelle scorse settimane hanno toccato livelli record, superando i 200 euro alla tonnellata. Per il fieno maggengo era dal 2004 che non si toccavano prezzi così elevati, mentre per il fieno di medica era dal 2014 che i listini non avevano più superato la soglia psicologica dei 200 euro alla tonnellata. La raccolta del maggengo è particolarmente importante: si tratta del primo sfalcio dei prati stabili, effettuato nella prima metà di maggio, a cui seguono lo sfalcio agostano e il terzuolo. Il primo taglio costituisce, per una gran parte delle imprese, circa la metà della produzione dell'intera annata
Ancora grandine
Intanto una nuova grandinata ha colpito soprattutto l’areale della ‘bassa’ intorno a Busto Arsizio, aggravando il bilancio dei danni in un inizio di stagione che già la scorsa settimana ha dovuto fare i conti con la violenta ondata di maltempo che ha colpito l’intero territorio, distruggendo serre e coltivazioni. Sono in particolare ritardo anche le semine, per l’impossibilità di avviare le lavorazioni in campo nell’alternanza continua di sole e pioggia: e anche dove già seminate, le piccole piantine di mais rilevano i primi sintomi di sofferenza dovuti all’acqua.
Produzione rallentata
Indietro anche le coltivazioni orticole, dopo un inverno che si è protratto oltremisura e un clima incerto che – stando alle previsioni – darà anche nei prossimi giorni un’alternanza tra sole e pioggia: e all’agricoltura, purtroppo, non resta che aspettare (e pagare) le bizze del clima.