Festa della donna: la mostra denuncia a Legnano

"Donne a perdere. Piccole storie di ordinaria quotidianità".

Festa della donna: la mostra denuncia a Legnano
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Festa della donna dal 4 al 10 marzo a Villa Jucker.

Festa della donna a Legnano

La mostra denuncia che sarà inaugurata lunedì 4 febbraio alle ore 20.00 “Donne a perdere”, a cura di Carla Bruschi e Barbara Sanaldi, sarà tenuta fino al 10 marzo 2019 a la “Sala Giare – Villa Jucker” c/o Famiglia Legnanese – in Via Matteotti, 3. La mostra promossa dall’Associazione Culturale Variazioni, in collaborazione con il comune di Legnano, è inserita nel ricco programma di eventi “Donna è speciale sempre”, che a partire dal 26 Febbraio e per tutto il mese di Marzo animerà il comune di Legnano.

La mostra denuncia

La mostra denuncia racconta il quotidiano martirio di alcune donne vittime di violenza. Quindici opere di Carla Bruschi accompagnate da altrettanti racconti della giornalista Barbara Sanaldi. Attraverso un percorso che ricalca idealmente le quattordici stazioni della Via Crucis, sono rappresentate quattordici storie. La quindicesima simboleggia la Resurrezione e lancia un messaggio di impegno e di speranza. Una mostra che veicola un messaggio diretto, senza filtri, senza mezze misure, senza ipocrisie, per fermare queste stragi quotidiane. Ogni racconto di Barbara Sanaldi ha ispirato la pittrice Carla Bruschi, che l’ha trasfigurato e rappresentato tra i simboli della modernità, per enfatizzarne la contraddizione e amplificare l’impatto emotivo. Ogni tela, affiancata dal racconto che l’ha ispirata, guida i visitatori nella vita interiore delle protagoniste, condividendo le loro paure, le loro angosce, il senso di solitudine profonda e di tragica impotenza. Ogni storia, raccontata e raffigurata, è un preludio di morte e ricrea un pathos che risveglia le coscienze. Nessuno può fingere di non vedere, di non capire: sono stragi quotidiane che devono essere fermate. Donne a perdere vuole portare il tema della violenza sulle donne al centro del dibattito sociale e civile per contribuire a creare una società più equa e generativa, in cui il divario di genere, che manifesta ancora oggi elementi fortemente discriminanti nei percorsi formativi e professionali, viene esplorato nella sua espressione più tragica e patologica per poter risvegliare le coscienze di tutti e sconfiggere la cultura che le genera. Riconoscere i gesti che stanno alla base di uno stereotipo serve a prevederli e a superarli. Attraverso l’arte e la creatività, Carla Bruschi e Barbara Sanaldi denunciano questo inutile e drammatico martirio quotidiano e promuovono una cultura della prevenzione e della non violenza. Saranno presenti, i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, l’Assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, oltre alle due artiste Carla Bruschi e Barbara Sanaldi.

Il commento di Ilaria Ceroni

L’assessore alle Politiche sociali e alle Pari opportunità, Ilaria Ceroni

«Il carattere realistico di questa mostra è una necessità. Perché la violenza sulle donne deve essere raccontata senza edulcorazioni, per quello che è: brutalità, umiliazione, vigliaccheria. Un fenomeno tanto inaccettabile quanto diffuso, pervasivo, sul quale non bisogna mai abbassare la guardia, men che meno in occasione dell’8 marzo. Prendere coscienza dei modi e delle circostanze in cui si esercita la violenza di genere significa fare un primo passo per andare all’origine del problema, una cultura del sopruso che va contrastata e vinta. Questo, infatti, deve essere chiaro: alla violenza non ci si rassegna. Anche se sono ancora troppe le “Donne a perdere”, la vittoria contro la sopraffazione è possibile».

 

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