Ladra di cellulari in manette a Parabiago

La 34enne aveva colpito due volte in città tra agosto e settembre 2018.

Ladra di cellulari in manette a Parabiago
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Ladra di cellulari arrestata dalla Polizia di Stato.

Ladra di cellulari nei guai a Parabiago

E’ accusata di rapina aggravata e furto aggravato la 34enne arrestata a Parabiago nella giornata di mercoledì 30 gennaio 2019. Si tratta di un cittadina marocchina destinataria di ordinanza di custodia cautelare emessa lo scorso 18 gennaio dal gip del Tribunale di Busto Arsizio per delitti commessi nei mesi di agosto e settembre 2018 proprio nella città della calzatura. A far scattare le manette ai suoi polsi sono stati i poliziotti del commissariato di Legnano. Gli stessi che il 29 agosto e il 12 settembre hanno raccolto la denuncia di due vittime che,  per fatti occorsi in tempi diversi ma con le medesime modalità, hanno raccontato di essere state avvicinate da una persona di sesso femminile, nordafricana, la quale, con il pretesto di dover effettuare una chiamata, si era impossessata del loro cellulare, usando in un’occasione violenza e minaccia, e  facendosi forte dell’aiuto fisico di un complice prontamente giunto in soccorso.

Ripresa dalle telecamere

I poliziotti hanno visionato le immagini di tutte le telecamere installate nei luoghi dove sono avvenuti furto e rapina e hanno allestito un album fotografico da sottoporre alle vittime, le quali hanno riconosciuto la 34enne. Nel contempo, l’analisi dei tabulati telefonici relativi alle utenze abbinate ai cellulari rubati hanno consentito di ricondurre i due reati proprio ad H.N., pregiudicata per reati predatori. Indagato a piede libero anche il suo compagno, un 30enne tunisino che almeno in uno dei due episodi è stato suo complice.

Ora è reclusa a San Vittore

Sulla base della risultanza delle indagini, la Polizia ha chiesto al pm inquirente di emettere una misura cautelare a carico della donna. Lo scorso 18 gennaio il gip del Tribunale di Busto Arsizio ha   emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere alla quale gli uomini del vicequestore aggiunto Umberto D’Auria hanno dato esecuzione. La 34enne è stata portata nel carcere milanese di San Vittore.

 

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