I Musei cittadini di Busto Arsizio chiudono per essere rinnovati.
Chiusura temporanea per il rinnovamento dei musei cittadini
I musei cittadini, le Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna e il Museo del Tessile e della Tradizione Industriale, chiuderanno dal 7 gennaio per importanti interventi di rinnovamento che interesseranno sia le strutture che il patrimonio custodito.
“È la prima volta in circa trent’anni dalla loro istituzione che si interviene con una riqualificazione così importante, sia per quanto riguarda gli edifici, sia per quanto riguarda le collezioni. Il personale sarà al lavoro all’interno dei musei per portare avanti opere di pulitura e di risistemazione, ridisegnare i percorsi e gli allestimenti, rivedere le collezioni, e nel frattempo saranno migliorate le strutture” afferma l’assessore alla Cultura Manuela Maffioli.
Un investimento strategico per cultura e città
Si tratta di un importante investimento (i costi sono stimati in un milione di Euro circa) che, dal punto di vista strutturale, permetterà, tra l’altro, l’efficientamento energetico e un miglioramento dell’accessibilità degli edifici: un segno dell’attenzione che l’Amministrazione riserva alla Cultura come strumento di crescita sia personale che collettiva, sempre più motore di rinnovamento e di trasformazione per la città intera come sottolineato sabato scorso nell’ambito degli Stati generali della Cultura.
Un grade passo avanti p
Sarà un grande passo avanti, non solo per i musei e per la comunità culturale, ma per tutta la città. La chiusura sarà infatti indispensabile per un rinnovamento ormai non differibile, come insegnano le esperienze di altre realtà in tutto il mondo, dal Beaubourg di Parigi che ha chiuso a settembre e riaprirà tra cinque anni, al Pergamonmuseum di Berlino, completamente chiuso ai visitatori da ottobre 2023 per un ambizioso restauro, con riaperture parziali previste a partire dal 2027.
Verso musei più moderni e attività sempre attive
“Alla riapertura, prevista in linea di massima per l’inizio del 2027, li troveremo più moderni, più accoglienti e meglio rispondenti alle esigenze di tutte le utenze: dall’utenza più piccola e più giovane, fino all’utenza adulta, con la possibilità di esercitare anche una curiosità, un’attrattiva maggiore anche per chi arriverà da fuori città” continua l’assessore. Nonostante i lavori, le attività museali non si interromperanno, ma saranno organizzate negli spazi che resteranno aperti (al Cicogna le sale delle mostre temporanee, al Tessile la sala conferenze, le sale gemelle e la sala del ricamo) e in altri contesti cittadini.
“Le attività dei musei non si fermeranno: continueranno gli incontri, i laboratori, gli eventi. Insomma la cultura non si ferma e non si fermerà solo perché i muri sono temporaneamente oggetto di un cambiamento” conclude Maffioli.