Astronomia

Al Grassi il sogno di Marte e le difficoltà della sua conquista

Ultimo appuntamento dell'anno con il Gruppo Astronomico sulla conquista di Marte e le sfide che l'uomo dovrà superare per mettere piede sul Pianeta Rosso

Al Grassi il sogno di Marte e le difficoltà della sua conquista

Stasera, lunedì 15 dicembre, alle 21 ultima conferenza dell’anno in compagnia del Gruppo Astronomico Tradatese al Cinema Grassi di Tradate.

Tradate, la conquista di Marte al Grassi

Una serata da non perdere, incentrata sul tema “Marte: ormai vicina la conquista umana”. Relatore sarà il dottor Cesare Guaita, presidente del Gat e autore di un libro proprio sul Pianeta Rosso, “La ricerca della vita su Marte”.

Il sogno del 21esimo secolo

Se la conquista della Luna è stata il simbolo (astronomicamente parlando, ma non solo) del 20esimo secolo, quella di Marte è già quello del 21esimo. Un sogno stimolato anche da alcune recentissime scoperte di tipo biologico:

“Per esempio – spiegano dal Gat – il rover Curiosity, sceso in un antico lago craterico, ha scoperto che nel terreno ci sono molecole organiche tipicamente batteriche, tra cui acidi grassi, mega-molecole cherageniche, Zolfo elementare. Addirittura il rover Perseverance, sceso nell’antico lago craterico di Jezero, ha scoperto chiare tracce batteriche su una roccia a strati denominata Cheyava Falls”.

Inospitale, per ora

Il problema è che Marte è un pianeta molto inospitale per gli esseri umani:

“I cambiamenti stagionali sono accompagnati da violentissime tempeste di sabbia – continuano gli astrofili tradatesi – l’assenza di un campo magnetico rende le radiazioni solari estremamente tossiche, addirittura c’è la scoperta recente (Lander Insight) della presenza di terremoti anche intensi”.

Da qui la necessità di realizzare accurate simulazioni di “sopravvivenza” a Terra: dal 2013 al 2022 la NASA organizzò ben sei “spedizioni marziane” (HiSEAS) alle Hawaii (dove c’è il terreno terrestre più simile a quello marziano); nel 2010 i russi allestirono un esperimento di 500 giorni (Mars500) coinvolgendo sette astronauti di varie nazioni; per finire, nel 2022, con Mars Science City degli Emirati Arabi, una città costituita da una serie di cupole parzialmente interrate nel deserto di 120.000 metri quadrato.

“Bisogna d’altra parte ricordare che il viaggio verso Marte e ritorno dura circa 3-4 anni – ricordano dal Gat – Quindi, a parte gli ambienti abitativi, un altro problema basilare è quello delle derrate alimentari. Su questo punto, a terra sono stati fatti moltissimi esperimenti per individuare quali sono le colture più adatte all’ambiente marziano. Il che ha creato non poche sorprese: su Marte infatti crescono bene le patate (come descritto nel famoso film The Martian) ma anche molti altri ortaggi davvero difficili da immaginare a priori”.

Non solo Marte

Una serata dunque ricca di sorprese, che, però sarà obbligatoriamente preceduta dalle ultime news, con protagonista la cometa inter-stellare 3I/ATLAS che il 20 dicembre transiterà alla minima distanza dalla Terra: un evento che sarà seguito in tutto il mondo da centinaia di osservatori astronomici, pubblici e privati.