Davide Farano succede a Gabriella Sierchio nella carica di segretario generale della Fp Cgil Varese.
Fp Cgil Varese, Davide Farano eletto segretario generale con il 95,83% dei consensi
L’Assemblea generale della Fp Cgil Varese lo ha eletto alla guida della categoria provinciale con il 95,83% dei consensi. Nato a Jerago con Orago, classe 1981, fisioterapista, marito e padre di un figlio, Farano incontra la Cgil tra il 2014 e il 2015, dopo il fallimento della clinica privata La Quiete. È lui stesso a raccomntare:
“Sono andato in Funzione pubblica per chiedere aiuto e ne sono uscito non solo come iscritto alla Cgil ma anche come delegato”.
Dopo un anno alla Fondazione Raimondi di Gorla, nel 2019 diventa funzionario Fp Cgil, occupandosi di sanità pubblica e privata, terzo settore e Vigili del fuoco. Dal 2023 entra in segreteria con deleghe su Sanità, Vigili del fuoco, comunicazione, previdenza, contrattazione sociale e territoriale, welfare, giovani, parità di genere, politiche internazionali, migranti e legalità.
“Identità della Cgil e dignità professionale” tra le macro priorità del neosegretario
Il neosegretario generale dichiara:
“Ho due macro priorità. La prima è rimarcare qual è l’identità della Cgil, che è qualcosa di più di un sindacato, nel senso che è un’organizzazione che tutela, attraverso la difesa delle lavoratrici e dei lavoratori, i diritti fondamentali di tutte le persone. La seconda, strettamente correlata, è aiutare le lavoratrici e i lavoratori a comprendere appieno la propria dignità professionale, che non è solo un diritto individuale ma il pilastro su cui si fonda la dignità della Costituzione italiana. Essere parte del lavoro significa esserne custodi attivi, portatori di una responsabilità civile e sociale fondamentale”.
Sul piano territoriale, Farano punta rafforzare la contrattazione di secondo livello e il piano vertenziale, per migliorare conciliazione vita-lavoro, sicurezza, flessibilità organizzativa e condizioni economiche, in un contesto dove il costo della vita resta tra i più alti della regione.
“Investimenti non sul riarmo ma sui servizi pubblici e sullo stato sociale”
“Non è certo investire sul riarmo che serve ma sui servizi pubblici e sullo stato sociale”, aggiunge, richiamando le prossime mobilitazioni della categoria e della Cgil: dallo sciopero delle lavoratrici e lavoratori della Giustizia a quello dell’Igiene ambientale, fino allo sciopero generale confederale del 12 dicembre per il lavoro, la giustizia sociale e la pace, la democrazia e in chiave irriducibilmente antifascista.
“È dai legami umani e organizzativi che nasce la forza della Cgil”
Infine, una riflessione sul proprio percorso sindacale:
“Se penso a quest’ultimo decennio, la cosa più bella che ho imparato è il valore dei legami umani e organizzativi costruiti nella Cgil. Ogni persona incontrata mi ha lasciato un tassello diverso, come in un grande puzzle collettivo. È da queste relazioni che nasce la forza dell’organizzazione”.
GUARDA LA GALLERY (3 foto)