la risoluzione del problema

Messa in sicurezza del cesio alla Fonderia Premoli: un passo decisivo per la comunità

Nel corso degli anni, un primo intervento strutturato per affrontare la problematica venne avviato durante il mandato del sindaco Gabriele Cattaneo

Messa in sicurezza del cesio alla Fonderia Premoli: un passo decisivo per la comunità

Ieri, 19 novembre, presso la sede della Prefettura di Como è stato firmato l’accordo per la messa in sicurezza del cesio radioattivo ancora stoccato all’interno della Fonderia Premoli di Rovello Porro, un intervento atteso da molti anni e che consente finalmente di affrontare in modo definitivo una vicenda iniziata nel 1989 e che ha segnato in modo significativo la storia ambientale del nostro territorio.

Messa in sicurezza del cesio alla Fonderia Premoli: un passo decisivo per la comunità

Nel 1989, infatti, la fusione accidentale di materiale contaminato proveniente dall’Europa dell’Est provocò la dispersione di sostanze radioattive nell’aria e nelle acque, con conseguenze che interessarono il torrente Lura e, a seguire, i fiumi Lambro, Olona e Po. Nonostante una bonifica immediata, una parte del materiale contaminato non poté essere rimossa e rimase confinata all’interno dello stabilimento, dove si trova tuttora.

Nel corso degli anni, un primo intervento strutturato per affrontare la problematica venne avviato durante il mandato del sindaco Gabriele Cattaneo, che coinvolse gli enti competenti e, tramite la Prefettura, ottenne un iniziale impegno del Ministero per il finanziamento delle attività di bonifica. Con la conclusione del suo mandato, però, l’iter non trovò continuità e l’amministrazione successiva non portò a termine il procedimento, determinando la restituzione dei fondi ministeriali anche in ragione della scelta di non condividere l’individuazione del Comune quale soggetto attuatore del progetto.
Fin dal proprio insediamento, la nostra Amministrazione ha ritenuto prioritario riaprire il dossier, comunicando alla Prefettura l’urgenza di riprendere il percorso interrotto e di recuperare il finanziamento necessario per avviare la messa in sicurezza del cesio, anche in considerazione della vicinanza dello stabilimento alle abitazioni e al corso del torrente Lura.

La risoluzione di un problema decennale

Grazie al rinnovato impegno dell’attuale Prefetto, dott. Corrado Conforto Galli, è stato possibile recuperare il finanziamento ministeriale di un milione di euro e avviare un tavolo di lavoro con tutti gli enti competenti. Questo percorso di coordinamento ha permesso di definire in modo chiaro ruoli e responsabilità e di superare le criticità che in passato avevano bloccato l’intervento. Il Comune di Rovello Porro è stato quindi individuato come soggetto attuatore del procedimento, con il supporto tecnico delle amministrazioni e degli enti coinvolti.

La firma dell’accordo rappresenta un risultato di grande importanza per la comunità: significa dare una risposta concreta e attesa da tempo a un problema ambientale e sanitario rimasto irrisolto per decenni. La messa in sicurezza del cesio costituisce un passo fondamentale per la tutela della salute pubblica e per la protezione del nostro ambiente.

L’Amministrazione Comunale continuerà a seguire con la massima attenzione le fasi successive del procedimento, garantendo trasparenza e aggiornamenti costanti alla cittadinanza.