l'intervento della polizia

Pusher in monopattino trovato con cocaina e hashish

La successiva perquisizione ha consentito di rinvenire un mazzo di chiavi di un appartamento dove sono stati trovate 9 panetti di hashish ancora interi

Pusher in monopattino trovato con cocaina e hashish

Nel tardo pomeriggio del 31 ottobre, la Polizia di Stato di Varese ha tratto in arresto un cittadino marocchino regolare sul territorio, pregiudicato per reati contro la persona e il patrimonio, trovato in possesso di circa 1 chilogrammo di hashish e circa 100 grammi di cocaina.

Pusher in monopattino trovato con cocaina e hashish

La Sezione Narcotici della locale Squadra Mobile, impegnata in servizi di controllo dei luoghi di maggiore aggregazione giovanile del territorio, ha acquisito alcune informazioni su un giovane che, a bordo di un monopattino elettrico, effettuava rapide cessioni di cocaina in giro per la città, oltre ad essere uno dei fornitori di hashish del parco di Villa Augusta.

A seguito di un servizio di appostamento nei pressi di quella villa, il soggetto è stato effettivamente individuato a bordo del monopattino e, fermato per un controllo, è risultato in possesso di due dosi di cocaina, che ha estratto spontaneamente da una taschina artigianale appositamente creata nei propri indumenti.

La droga trovata in appartamento

La successiva perquisizione ha consentito di rinvenire un mazzo di chiavi di un appartamento dove sono stati trovate 9 panetti di hashish ancora interi e alcuni pezzi della medesima sostanza per un totale di circa 1 chilogrammo, ulteriori 5 dosi di cocaina identiche per confezionamento a quelle consegnate dal fermato, due “sassi” di cocaina ancora da suddividere di circa 100 grammi, materiale per la pesatura e il confezionamento delle dosi e 800 euro in contanti ritenuti il provento dell’attività delittuosa.

Al termine dell’attività lo straniero è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio con l’aggravante di aver commesso il fatto nelle vicinanze di una scuola materna e, su disposizione del PM di turno, associato presso la casa circondariale. Successivamente, il Giudice ha convalidato l’arresto disponendo la misura cautelare in carcere.