Cerimonia davanti al monumento ai Caduti di piazzale Cavalieri di Vittorio Veneto con autorità, associazioni e studenti.
L’alzabandiera e i discorsi
Saronno ha celebrato il 4 Novembre, Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate. Stamattina, martedì 4 novembre, è stato reso omaggio ai Caduti di tutte le guerre davanti al monumento di piazzale Cavalieri di Vittorio Veneto.
Dopo l’alzabandiera una rappresentanza degli studenti della vicina scuola Aldo Moro ha cantato l’Inno nazionale. Quindi si è proseguito con i discorsi. La sindaca Ilaria Pagani ha portato i suoi saluti affidandoli a una lettera perché invitata a partecipare alle celebrazioni avvenute in contemporanea a Varese.
In sua vece il vicesindaco Mattia Cattaneo, presente insieme a diversi rappresentanti della politica cittadina, sia di maggioranza sia di minoranza. Accanto alle autorità civili le autorità militari e le associazioni d’arma con i labari.
“Oggi ci raccogliamo per fare memoria e per esprimere gratitudine”
Nel suo discorso il vicesindaco Cattaneo ha invitato a fare memoria e a guardare avanti con speranza e gratitudine:
“Oggi, in questa solenne commemorazione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, ci raccogliamo per fare memoria e per esprimere gratitudine: memoria in particolare dei caduti che hanno sacrificato la propria vita per l’Italia; gratitudine per chi oggi come ieri opera e serve a difesa delle libertà e delle istituzioni volute dal popolo sovrano.
Vorrei rivolgere un pensiero particolare a voi giovani, presenti in questa piazza. Voi rappresentate il futuro della nostra città, della nostra comunità. Il vostro sguardo è puntato su orizzonti aperti, su sfide nuove. Ed è a voi che oggi voglio dire che ricordare non è un atto passivo: è un impegno. È il riconoscimento che l’unità, la libertà e la pace – valori che celebriamo oggi – sono da difendere e coltivare ogni giorno”.
L’invito a “costruire una comunità che sia esempio di coesione, rispetto e apertura”
Ha quindi ricordato la storia, la Prima Guerra Mondiale e il successivo armistizio, e le guerre che ci sono oggi:
“Sono oltre cinquanta i conflitti in corso, il numero più alto dalla Seconda Guerra Mondiale: in Ucraina e in Palestina, nel Sudan e in Siria e in tante altre aree del mondo vedere giovani, bambini, famiglie costretti a vivere nell’angoscia della violenza ci ricorda che la pace è sempre fragile. In tale contesto, le Forze Armate non sono solo strumento di difesa nazionale; operando in terre lontane in numerose missioni sono l’emblema della vocazione dell’Italia a preservare il rispetto del diritto internazionale e a proteggere la dignità di ogni persona, ovunque.
In questa città, nella nostra comunità di Saronno, vogliamo essere consapevoli: l’unità non è solo uno slogan, ma un valore pratico – nel rispetto delle regole, nella cura dell’altro, nella partecipazione attiva. Vogliamo essere custodi della memoria delle nostre Forze Armate – donne e uomini che con impegno, sacrificio e senso del dovere servono la Repubblica – e allo stesso tempo essere cittadini del mondo: pronti ad accogliere, ad aiutare, a promuovere la pace sotto ogni cielo.
A voi giovani chiedo di partecipare, di imparare, di interrogare, di agire nel solco dei principi e dei valori della nostra Costituzione. Affinché la nostra città non voglia solo ricordare, ma voglia costruire – insieme – una comunità che sia esempio di coesione, rispetto e apertura”.
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