E’ stata presentata nella mattinata di ieri, lunedì 27 ottobre, il progetto “Liberamente Sportivi”, all’interno della casa circondariale di Busto Arsizio, da parte del Centro Sportivo Italiano Comitato di Varese, che vede tra gli attori principali anche l’Associazione Sportiva Dilettantistica Oratorio San Giovanni Bosco di Caronno Pertusella, Polisportiva San Paolo, Oltresempione Legnano e Altro Pallone.
Obiettivi e finalità
Il progetto, finanziato da Sport & Salute, rientra nel bando nazionale Sport di Tutti – Carceri 2024, realizzato in collaborazione sia con la Casa Circondariale sia con la Cooperativa Intrecci, mira a promuovere il benessere psicofisico dei detenuti attraverso attività sportive, formative e ricreative. L’obiettivo principale è favorire la risocializzazione, l’acquisizione di competenze e il contatto con il mondo esterno, creando un ponte tra “dentro e fuori” attraverso lo sport e i valori educativi che ne derivano.
Attività e partecipanti
Attualmente sono 16 i detenuti che partecipano al progetto di calcio a 7, con due allenamenti a settimana e una partita aggiuntiva.
“Liberamente Sportivi” propone un calendario che include anche pallacanestro, pallavolo e scacchi, oltre a un corso per arbitri di calcio a 7, che abiliterà alcuni partecipanti a dirigere gare nei campionati CSI una volta terminata la pena.
Le parole del Direttore della Casa Circondariale
“Non si tratta di mera attività di ricreazione ma di un’attività fondata sull’interazione con il mondo esterno e sul rispetto delle regole tra compagni di gioco, dei referenti e della nostra istituzione” – ha dichiarato Maria Pitaniello, Direttore della Casa Circondariale di Busto Arsizio.
“Sono contenta e soddisfatta di come, grazie al lavoro di squadra dei miei collaboratori, educatori e polizia penitenziaria, e alla sensibilità di realtà esterne e cooperative, abbiamo arricchito l’offerta trattamentale rivolta ai detenuti”.
La soddisfazione del CSI Varese
Grande soddisfazione anche da parte di Diego Peri, Presidente del CSI Varese:
“La collaborazione instaurata tra tutti i protagonisti ha permesso di lavorare in un ambiente spesso visto con pregiudizio, che le nostre società sportive hanno saputo superare.
Il bando prevede non solo il calcio ma anche altre discipline e un corso per arbitri, per offrire ai ragazzi una possibilità concreta di reinserimento sociale una volta liberi”.
Peri ha inoltre ricordato che, sebbene il progetto specifico sia iniziato ad aprile 2025, il CSI Varese svolge attività all’interno della struttura dal 2023 in maniera continuativa, con incontri ogni quindici giorni.
Ha infine ringraziato il Vicepresidente Michele Lepori, la Cooperativa Intrecci e la Direzione carceraria “per l’area trattamento e il supporto costante”.
“Nessuno si salva da solo”: il messaggio della squadra
“Nessuno si salva da solo” è lo slogan che identifica la squadra – che inizierà a giocare tra dicembre e gennaio – e che campeggia sulle magliette dei giocatori.
L’allenatore Gian Marco Duina, impegnato da oltre dieci anni in progetti educativi, spiega:
“Chiediamo impegno e costanza, scegliendo ragazzi che hanno bisogno di ritrovare autostima e mettersi in gioco. La squadra accoglie soprattutto giovani adulti, tra i 18 e i 26 anni, molti alla prima detenzione, insieme a figure più carismatiche che fungono da esempi positivi.
Per me è un privilegio allenarli: lo sport ha un impatto educativo enorme e quando un ragazzo, attraverso il calcio, riprende in mano la propria vita, è la vittoria più bella”.
Presenti alla conferenza inoltre il Coordinatore Sport & Salute Lombardia Francesco Toscano assieme a Donatella Bianchi della zona di Varese, il Vicepresidente CSI Lombardia Redento Colletto, la Coordinatrice progetti della Cooperativa Intrecci Sabrina Gaiera, l’Agente di Rete della Cooperativa Intrecci Noemi Collesei, il Presidente OSGB Caronno Gian Luigi Dones e il Funzionario Giuridico Pedagogico referente attività sportive Natalia Nicolosi.
Stefano Benetazzo