La Fondazione Renato Piatti Onlus e l’associazione sportiva dilettantistica Vela Vento e Musica hanno avviato una sperimentazione che porta la vela nel percorso riabilitativo di persone adulte con disabilità. Il progetto, denominato “VELA – Terapia nel Lago Maggiore”, coinvolge gli utenti del Centro Diurno Disabili di Besozzo in uscite sul lago a bordo di due imbarcazioni, accompagnati da operatori con brevetto di assistente bagnanti.
Come funziona l’attività in barca a vela
Le persone selezionate per partecipare al progetto vengono portate sul Lago Maggiore dove vivono un’esperienza che va oltre la semplice gita in barca. L’attività è strutturata per lavorare sulla propriocezione e sulla socializzazione, sfruttando il contatto con gli elementi naturali come vento, acqua e sole per favorire la stimolazione sensoriale. L’ASD Vela Vento e Musica, affiliata UISP e attiva da anni nel turismo esperienziale sostenibile nella zona, ha messo a disposizione le proprie competenze nautiche dopo aver osservato i benefici che la navigazione può portare anche a persone in situazioni di disagio.

I primi riscontri dalla sperimentazione
Secondo quanto emerso dalla fase iniziale, i partecipanti hanno dimostrato buoni livelli di coinvolgimento e pazienza durante le uscite, senza riportare problemi fisici. L’esperienza avrebbe prodotto stati di rilassamento con effetti che persistono oltre la durata dell’attività stessa, contribuendo a diminuire tensione e agitazione. “Abbiamo osservato nei nostri ragazzi un entusiasmo autentico e una sorprendente capacità di adattamento. La vela si è rivelata un potente strumento per stimolare l’autonomia e la serenità. È un’esperienza che arricchisce non solo chi la vive, ma anche chi la accompagna”, spiega Vittoria Garganese, responsabile del CDD di Besozzo.

Sviluppi futuri del progetto
La sperimentazione è attualmente gratuita e richiede solo il tesseramento UISP per la copertura assicurativa. L’avvio regolare delle attività è previsto per aprile, con un calendario che dipenderà dalle condizioni meteo. Il progetto rappresenta un tentativo di rendere la pratica velica più inclusiva e accessibile, aprendo la possibilità di integrare questo tipo di esperienza nei percorsi di riabilitazione.