Anche la sezione di Rifondazione Comunista della provincia di Varese ha manifestato la propria soddisfazione per lo sciopero generale per la Palestina tenutosi venerdì 3 ottobre.
Sciopero per la Palestina, plauso di Rifondazione
“È stata grandissima l’adesione allo sciopero indetto dai sindacati di base e da Cgil per la giornata del 3 ottobre. Nonostante le minacce prima del ministro Salvini e poi il parere della Commissione di garanzia circa l’illegittimità dello sciopero, in tutte le piazze italiane si è riscontata una notevole affluenza”.
Così esordisce il partito, che snocciola alcuni numeri sulla partecipazione all’evento varesino:
“A Varese si conterebbero dai tre ai quattromila aderenti, che in questa giornata ben hanno espresso come la società civile sia lontana dalle posizioni del governo, dalla sua trita propaganda, dall’inettitudine e dalla codardia con cui ha affrontato la questione del genocidio in Palestina e in questi ultimi giorni l’assalto alle navi della Flotilla da parte di Israele.
La federazione del PRC di Varese non può che applaudire ad una così vasta partecipazione di lavoratrici e lavoratori, studentesse e studenti, cittadine e cittadini che hanno deciso di manifestare con grandissima civiltà il proprio dissenso. Ribadiamo di nuovo il sostegno del nostro partito a tutti gli scioperi e tutte le iniziative indette a sostegno della causa palestinese, conto la guerra, il riarmo e in sostegno alla Flotilla ed a coloro che per aver partecipato alla sua impresa sono stati di fatto sequestrati e portati forzatamente in Israele”.
Da Rifondazione giunge inoltre il riconoscimento agli organizzatori delle tante iniziative che si sono succedute in tutta Italia dalla serata del primo ottobre, quando è giunta comunicazione dell’assalto alle prime imbarcazioni della Global Sumud Flotilla:
“Siamo in un momento cruciale della storia, il rischio che la guerra ritorni ed essere considerata un accettabile, anzi un auspicabile strumento di risoluzione dei conflitti è grandissimo. Il taglio allo stato sociale è già in corso e già ci si prospetta un’economia di guerra, visti gli investimenti nel riarmo. Come Federazione Varese di Rifondazione Comunista, guardando al nostro territorio, auspichiamo che il significativo cammino di oggi prosegua unitario sui contenuti che lo sciopero generale ha portato nelle piazze d’Italia per invertire la rotta”.