È stato inaugurato venerdì pomeriggio, nel parchetto comunale di Fagnano Olona, il chiosco “Da Mario”, nuovo presidio sociale nato per favorire il reinserimento degli ex detenuti attraverso il lavoro, la relazione e la presenza sul territorio.
Ecco il chiosco “Da Mario”
Il progetto è promosso dalla cooperativa La Valle di Ezechiele e rappresenta un esempio concreto di solidarietà attiva. Un luogo dove la birra artigianale incontra la socialità, tra sfide quotidiane e nuove opportunità. All’inaugurazione hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, che ha tagliato il nastro, il vicario episcopale monsignor Luca Raimondi e il presidente della Provincia di Varese Marco Magrini.
Uno spazio di incontro e di rinascita, aperto a tutta la comunità
A ricordare il senso profondo dell’iniziativa è stato don David Riboldi, cappellano del carcere di Busto Arsizio e fondatore dell’associazione: il chiosco vuole essere uno spazio di incontro, speranza e rinascita, aperto a tutta la comunità. Questa inaugurazione porta «Da Mario» sotto i riflettori provinciali e regionali, come sottolinea don David Riboldi, cappellano del carcere di Busto e fondatore, oltre che motore, de La Valle di Ezechiele: «Siamo grati a monsignor Raimondi, con noi da sempre, dalla primissima benedizione nel Natale 2020 al capannone di via Colombo. Siamo grati ad Attilio Fontana, uno dei fondatori della camera penale di Varese – quest’anno al suo 40° compleanno – che con la sua sensibilità per il recupero delle persone dal carcere ha fortemente voluto ‘tenere a battesimo’ il nostro chiosco. Siamo grati a Marco Magrini, che già si è fatto presente una sera al chiosco e non si tira indietro da scelte di valore».
La scelta del nome
Dalla scelta del nome alle collaborazioni, ribadite le premesse di una storia tutta da scrivere: «Il chiosco – il cui nome ‘Da Mario’, iconizzato da Ligabue come il più classico dei nomi da bar, è una dedica a don Mario Mascheroni, parroco di Bergoro dal 1977 al 2004, cui è intitolato il parco comunale – è stato assegnato a noi de La Valle di Ezechiele con procedura a evidenza pubblica, per 6 anni. Ne vogliamo fare un luogo di inclusione a tutto tondo: con i nostri lavoratori per cui sarà occasione di rinascita nel loro percorso penale; con i volontari della nostra organizzazione di volontariato, che entrano ed escono dal carcere accompagnando le persone con la forza della speranza; con i progetti di educativa di strada della cooperativa Elaborando; con i ragazzi del mondo della disabilità della cooperativa Il Granello; con la vivacità e la mondialità dell’associazione Qualcosa per il mondo. Tutti partner di un un’unica progettualità che farà di quel cancello un confine al di qua del quale far cadere ogni barriera e ogni pregiudizio».