Lunedì 8 settembre, durante la festa patronale di Livigno (So), il sindaco della località montana Remo Galli ha conferito la benemerenza civica del Sole d’oro a don Alessandro Parenti, sacerdote lazzatese che fu parroco a Trepalle (So) per ben 41 anni, dal 1929 al 1970.
Don Parenti benemerito a Livigno
Fu grazie anche al suo impegno, insieme a quello dell’ingegner Gian Vittorio Vittadini e a Rocco Silvestri, sindaco di Livigno dell’epoca, che il 26 novembre 1952 aprì per la prima volta nei mesi invernali il Passo del Foscagno, che collega Livigno a Bormio, facendo cessare finalmente il lungo isolamento invernale che fino ad allora aveva condizionato la vita degli abitanti di Livigno e Trepalle.
“Reso possibile l’irraggiungibile”
“Con la loro caparbietà e visione, hanno reso possibile ciò che sembrava irraggiungibile: l’apertura della strada che supera il passo del Foscagno, anche nei mesi più ostili – si spiega nella motivazione del premio – Oggi, a loro riconosciamo simbolicamente il merito di aver aperto la via che ci collega all’Italia, oltre metri e metri di neve, oltre i confini fisici e mentali”.
Don Parenti: l’alpino di Dio
Don Alessandro Parenti fu un personaggio incredibile: l’”alpino di Dio”, come soprannominato nel bel libro che racconta la sua vita, firmato dal lazzatese Carlo Longoni.
Si dice che la sua storia ispirò Giovannino Guareschi (che lo incontrò personalmente) nella stesura dei romanzi di “Don Camillo”, che diventarono poi anche una saga cinematografica.
Cessato il suo ministero sulle montagne dell’alta Valtellina, tornò per l’ultima volta a Trepalle e Livigno nel 1979 a luglio e fu accolto trionfalmente dalle due comunità che organizzarono una festa memorabile in suo onore.
Ad accompagnarlo c’erano anche 200 lazzatesi. Don Alessandro Parenti morì il 17 ottobre 1980 a Lazzate, dove era nato nel 1903, nella sua casa di via Libertà. A lui è dedicata la piazzetta davanti alla Biblioteca.
“E’ motivo d’orgoglio per noi lazzatesi vedere riconosciuta una figura così carismatica come quella del nostro concittadino don Alessandro Parenti, che qui ricordiamo semplicemente come don Lisander – commenta il sindaco, Andrea Monti – Tra le tante cose di cui è stato artefice durante la sua lunga permanenza a Trepalle c’è anche l’apertura continua del Passo del Foscagno, che tolse l’isolamento invernale di quelle comunità. Ringrazio l’Amministrazione comunale di Livigno per l’omaggio che ha voluto rendere a questo grande lazzatese, che ha tanto amato quelle montagne e la gente con cui ha condiviso gran parte della sua vita”.