La notizia del «naufragio» del progetto del parco locale di interesse sovraccomunale della Bassa Comasca, annunciato nell’ultimo Consiglio comunale di Turate, ha creato profonda amarezza anche nell’Amministrazione di Cislago, che aveva espresso parere positivo, ma soprattutto nell’ambientalista Maurizio Cremascoli, referente cislaghese dell’associazione «Salviamo il Paesaggio», che è stato il primo ideatore del progetto. Il problema è stata l’uscita dal protocollo d’intesa, in cui Turate era ente capofila, dei Comuni di Fenegrò, Cirimido e Lurago Marinone dopo la resistenza degli agricoltori locali nei confronti del progetto.
L’amarezza di Salviamo il Paesaggio
«Salviamo il Paesaggio già mesi fa aveva espresso profonda amarezza e disappunto nel constatare il ripensamento dei Comuni del Basso Comasco alla condivisione iniziale del nostro progetto – commenta Cremascoli – Ora confido molto nel recupero “promesso” da Turate, coinvolgendo di nuovo sindaci, giunte e consigli di tutti gli enti inizialmente coinvolti, considerando che nel frattempo con le elezioni amministrative si sono rinnovati gli organigrammi».
E ancora con disappunto:
«E’ un peccato che il progetto non sia più progredito, considerato che avevamo lavorato intensamente per anni per riunire tutti i Comuni del territorio. In un contesto di forte aggressività causata dall’eccessiva cementificazione, asfaltatura e plastificazione a danno della natura e dell’ambiente, conservare il suolo senza consumarlo deve essere la “bandiera” di tutti gli Amministratori locali, se tengono alla salute dei propri cittadini. Si deve al contrario rigenerare il patrimonio edilizio e le infrastrutture esistenti, evitando di sigillare la terra e di creare nuove isole di calore, pericolose per il mutamento climatico, come la violenta grandinata del 2023 che ha sconvolto il nostro territorio ha perfettamente dimostrato».