Marijuana legale: sul lago Maggiore boom di vendite
A Borgomanero invece regna lo scetticismo. Identikit del consumatore tipo.
Marijuana legale: dopo l’approvazione della legge si moltiplicano gli esercizi che vendono l’erba “light”. E i dati di vendita sono eccezionali.
Marijuana legale: boom sul lago
Tabaccherie, negozi per lo svapo, ma anche edicole, erboristerie e bar. Dietro i banconi spuntano come funghi gli espositori a vista con buste e barattoli contenenti inflorescenze di cannabis light, il fenomeno dilaga tra Borgomanero ed Arona, e non accenna a placarsi. La varietà in commercio, paradossalmente venduta come “prodotto tecnico da collezione, ornamentale o profumo per ambiente” ha un limitato contenuto di Thc. Il fattore stupefacente della marijuana è infatti al di sotto dello 0,2% e con un’oscillazione entro lo 0,6%. Limite entro cui è legale grazie alla nuova legge sulla canapa industriale, in vigore dal gennaio 2017. Non ci sono invece limiti per il Cbd, il cannabidiolo – sostanza non psicoattiva con effetti rilassanti e distensivi – che pare essere la motivazione principale del successo e del consumo delle inflorescenze “analcoliche”.
L’identikit del consumatore
I prezzi oscillano da una decina ad una cinquantina di euro in base alla qualità, alla grammatura e al produttore, la fascia d’età dei consumatori varia dai 30 ai 70 anni perché, assicurano tutti i rivenditori: “i più giovani cercano lo sballo a differenza dei consumatori della cannabis light”. Sul lungolago aronese è quasi impossibile non imbattersi in poster raffiguranti foglie verdi a sette punte, in vendita persino nelle edicole.
A Borgomanero il nuovo mercato non ha attecchito molto
La scarsa chiarezza della legislazione ha decisamente scoraggiato la vendita del prodotto nelle tabaccherie borgomaneresi: “Preferiamo aspettare che la normativa si chiarisca – dice infatti la proprietaria di una tabaccheria sul Corso. – solo in quel momento sceglieremo il da farsi. Anche se devo ammettere di essere abbastanza contraria per ragioni etiche”. Un’altra tabaccaia afferma invece: “È un po’ contraddittoria la situazione, considerando che vendiamo già del materiale legato al consumo di marijuana. Le cartine lunghe, i grinder che servono per trinciare l’erba, i filtri di cartone, i cilum. Ne conosciamo perfettamente l’utilizzo quindi non mi sembra coerente iniziare adesso a fare moralismi. Però senza una legge certa non vogliamo azzardare”.