L'addio di Castiglione al suo missionario laico Silverio Picasso
Il cordoglio del Municipio: "Un uomo che con la sua semplicità e il suo grande cuore ha lasciato un segno profondo nella nostra comunità"

L'addio di Castiglione a Silverio Picasso
Genovese d'origine, castiglionese nel cuore, missionario laico per vocazione. La comunità darà sabato l'ultimo saluto a Silverio Picasso, scomparso ieri, martedì, a 71 anni. Una persona che nella sua vita ha saputo lasciare un segno profondo nella sua comunità, portandola fino in Africa.
Nato nel 1954, si era trasferito all'ombra della Collegiata quand'era ancora giovane con la famiglia. Una vita semplice, lavorando alla Mazzucchelli 1849, dedicata al servizio degli altri. Nel suo paese, dove sin dagli anni '90 ha prestato servizio volontario come guida alla Collegiata e parte dell'associazione AMAD, e soprattutto in Africa, conosciuta dagli anni '70 e sua meta costante come missionario laico, prima in Costa d'Avorio e poi in Malawi.
Un "filo" con l'Africa
A Castiglione Picasso viveva, lavorava e raccoglieva fondi, vestiti, giochi, alimenti e tutto ciò che poteva portare allo popolazioni che toccava nelle sue missioni, nei villaggi dove viaggiava per contribuire a costruire pozzi e scuole e dove a sua volta faceva il carico di emozioni, esperienze e sorrisi che riportava a Castiglione, non perdendo mai occasione di raccontarli e "trasferirli" a chi incontrava.
"Un uomo che con la sua semplicità e il suo grande cuore ha lasciato un segno profondo nella nostra comunità", lo ricorda il Comune, che nel 2015 decise di conferirgli il Sigillo Civico, la benemerenza cittadina a riconoscimento "del suo impegno civile e umano".
Oltre all'Africa, il suo cuore era per l'arte, in ogni sua forma. Negli affreschi della Collegiata, ma anche nella musica e nella poesia, riversata nei versi che ha raccolto in quattro pubblicazioni, tutte nate dalle sue esperienze missionarie.
"Un uomo semplice ma capace di donare immensamente - conclude il messaggio di cordoglio del Municipio - nella sua comunità, nei luoghi che ha aiutato e nel cuore di chi lo ha conosciuto".