Dazi al 15%: la preoccupazione di Coldiretti
Coldiretti sottolinea che non possono essere ammessi in Italia prodotti agroalimentari che non rispettano gli stessi standard sanitari, ambientali e sociali imposti alle imprese europee

Dazi, fissata la quota ma non mancano le incertezze: il nuovo assetto tariffario, infatti, avrà impatti differenziati tra i settori e deve essere accompagnato da compensazioni europee per le filiere penalizzate anche considerando la svalutazione del dollaro. Andranno approfonditi i termini dell’accordo e soprattutto la lista dei prodotti agroalimentari a dazio zero.
Dazi al 15%: la preoccupazione di Coldiretti
Insomma, c’è ancora molto da comprendere e analizzare in merito all'accordo trovato tra Europa e Usa dopo l'incontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen.
Come già ribadito, Coldiretti sottolinea che non possono essere ammessi in Italia prodotti agroalimentari che non rispettano gli stessi standard sanitari, ambientali e sociali imposti alle imprese europee. È fondamentale che l’Unione Europea continui a difendere con fermezza il sistema delle Indicazioni Geografiche, che rappresentano una garanzia di qualità e origine, e un presidio culturale ed economico del nostro cibo.
Il commento del presidente Colombo
“Coldiretti ha sempre spinto per un accordo e per superare l'incertezza che stava creando danni seri alle nostre imprese. Gli Stati Uniti restano un mercato fondamentale, dove dobbiamo proteggere i consumatori dalle imitazioni del falso made in Italy” commenta il presidente di Coldiretti Varese Pietro Luca Colombo. “In un mercato già invaso da prodotti come il parmesan o il romano cheese made in USA, dobbiamo portare avanti un’azione strutturale per promuovere il Made in Italy autentico e contrastare l’italian sounding, che negli Stati Uniti provoca ogni anno perdite stimate in oltre 40 miliardi di euro”.