Ignoti rubano la scarpetta rossa contro la violenza, due volontari la ripristinano
L'assessore Martucci: "Voglio ringraziare di cuore anche a nome di tutta l’amministrazione comunale Giuseppe Catone e Aurelio Carabelli".

Volontariato, arte, operosità e dedizione contro il disprezzo e l’arroganza. E’ una lezione di civiltà quella che è stata data con i fatti nei giorni scorsi a Solbiate.
Vandali danneggiano e rubano la scarpetta rossa
Dove dalla panchina rossa – simbolo della violenza sulle donne e riportante il numero 1522 come invito a cercare un aiuto contro la violenza di genere – ignoti hanno divelto e rubato una delle due scarpe rosse, poste sulla seduta a rafforzarne il messaggio, nella memoria dei femminicidi.
Grazie a due volontari
Di fronte alla delusione e allo scoramento di amministratori e cittadini, ci hanno pensato due volontari ben noti – Giuseppe Catone, presidente della commissione biblioteca e Aurelio Carabelli, presidente del Radio club, entrambi anche artisti, spesso impegnati nell’animare eventi e proposte culturali – a ripristinare dignità, decoro e messaggio dell’installazione, riappaiando la scarpa rimasta con una nuova, resa identica dal loro lavoro.




L'assessore Martucci
«Voglio ringraziare di cuore anche a nome di tutta l’amministrazione comunale Giuseppe Catone e Aurelio Carabelli – ha voluto dichiarare pubblicamente l’assessore alla Cultura Giada Martucci – che con grande prontezza si sono messi all’opera per ricreare la scarpetta rubata. Un gesto che dimostra come, anche davanti a episodi tristi e inaccettabili, la nostra comunità sa rispondere con determinazione e senso civico. La nuova scarpetta, non sarà posizionata solo in sostituzione di quella rubata, ma rappresenterà un simbolo ancora più forte: la dimostrazione che nessun gesto incivile potrà mai cancellare l’impegno di una comunità unita contro la violenza di genere».