L'accusa

Al volante col telefono: chiesti i domiciliari per l'autista del bus su cui morì Domenica Russo

Secondo la Procura, l'uomo alla guida del bus con a bordo la scolaresca di Cazzago sarebbe stato al telefono al momento dell'incidente col furgone che lo precedeva

Al volante col telefono: chiesti i domiciliari per l'autista del bus su cui morì Domenica Russo
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La Procura di Como ha chiesto gli arresti domiciliari per l'autista che guidava il bus che il 19 maggio si schiantò contro un furgone lungo la Pedemontana nel territorio di Lomazzo. A bordo c'era una scolaresca di Cazzago Brabbia che rientrava da una gita. Nell'incidente perse la vita la maestra Domenica Russo.

Autista al telefono: chiesti i domiciliari

Pare fosse al telefono l’autista alla guida del bus che a maggio si era scontrato contro un furgone sul tracciato Pedemontano in territorio di Lomazzo. La Procura, per lui, ha chiesto gli arresti domiciliari.

L'incidente

Nello scontro con un furgone che viaggiava sulla stessa corsia di marcia è rimasta uccisa una donna, una maestra di 43 anni, Domenica Russo, per tutti Niki. E’ rimasta incastrata tra le lamiere e per lei non c’è stato più nulla da fare: è morta sul colpo. Coinvolti nello scontro anche tanti bambini: alcuni hanno avuto anche 45 giorni di prognosi.

L'ipotesi della procura

Due le cause che potrebbero aver provocato l’incidente: un malore o una distrazione, a causa del cellulare. E’ appunto questa l’ipotesi al momento più accreditata dalla Procura di Busto Arsizio.  Quando gli agenti della Polizia Stradale di Busto hanno chiesto all’autista il cellulare, l’uomo non ha voluto fornire il pin per sboccarlo. Un atteggiamento  interpretato come un tentativo di depistare le indagini.