Ex cartiera Mayer, ecco l'H2 Olona Hydrogen Valley
Presentato ieri il progetto dell'intervento sull'ex cartiera che diventerà il nuovo cuore tecnologico (e green) della Valle Olona

Presentato ieri sera a Cairate, giovedì 10 luglio, il progetto di riqualificazione dell'ex cartiera Mayer che porterà alla nascita di un impianto che sosterrà la produzione e l’utilizzo a livello regionale di idrogeno in molteplici settori.
Al posto dell'ex cartiera l'H2 Olona Hydrogen Valley
Due obiettivi in uno: da un lato promuovere la produzione lombarda di idrogeno verde per l’industria e per la mobilità lombarda attraverso la realizzazione di un nuovo impianto alimentato esclusivamente da fonti rinnovabili; dall’altro rigenerare, una storica area industriale dismessa attraverso l’insediamento di attività che fanno della sostenibilità il proprio “core-value”.
Questa è l’ Hydrogen Valley della Valle Olona, un progetto di sviluppo e riqualificazione delle ex Cartiere Vita Mayer-Vima nel cuore della Valle Olona, presentato all’auditorium di Cairate in un incontro pubblico dal titolo “H2 Olona Hydrogen Valley: l’ex Cartiera ieri, oggi, domani”.
Il tassello di un progetto più ampio
“H2 Olona Hydrogen Valley” è parte integrante di LAND.ITALY, un progetto più ampio, sviluppato da EXPAND,
orientato alla decarbonizzazione e alla produzione di energia verde in Italia, contribuendo di fatto al recupero e alla
rigenerazione urbana di oltre 45 milioni di metri quadrati di aree industriali dismesse e degradate: 20 milioni metri
quadrati, il 45% del totale, sono destinati alla produzione di energia rinnovabile per una potenza nominale di oltre 900
MW, mentre 25 milioni metri quadri, il 55% del totale, sono invece dedicati alla riforestazione e alla generazione di
crediti di carbonio, per un assorbimento annuo di 60 mila Ton di CO2.
All’incontro hanno partecipato il Comune di Cairate col sindaco Anna Pugliese e la società EXPAND, promotore del Progetto dell’H2 Olona Hydrogen Valley con il CEO Cristian Vitali .
Hanno partecipato inoltre Sergio De Gioia (Business Unit MD41 della società MIDE Srl, realizzatrice del Masterplan), Caterina Gerolimetto (Pool Landscape), Giuseppe Baldo (Ceo di Aequa Engineering srl), Marco Lazzaroni (Ceo di UFI Hydrogen) e Gabriele Ghilardi (ING).
“H2 Olona Hydrogen Valley” si inserisce nella strategia introdotta da Regione Lombardia per la decarbonizzazione del territorio lombardo e risponderà alla domanda manifestata non solo dal territorio stesso, ma anche dalle aziende che si insedieranno.
L'area da rigenerare
L’area di intervento si localizza nei Comuni di Cairate e di Lonate Ceppino, in corrispondenza dell’ex cartiera
Vita-Mayer e Vima, e occupa una superficie territoriale di circa 650 mila metri quadrati.
Un tempo motore economico dell’intera valle Olona, l’ex Cartiera Vita-Mayer e Vima è un sito industriale dismesso (funzionò fino al 1977) e fa parte di un ambito di rigenerazione individuato da Regione Lombardia il 18.09.2017. Oggi si contraddistingue per la presenza di edifici dismessi ed in evidente stato di degrado. All'interno delle aree produttive sono ancora visibili i tracciati ferroviari, un tempo utilizzati per il trasporto delle merci, connessi all'antica linea ferroviaria della Valmorea.
Le attività produttive, così come la linea ferroviaria, risultano dismesse dalla fine degli anni Settanta e rappresentano
un'evidente ferita che solca il territorio.
L'obiettivo di un ecosistema verde
L’idea alla base del progetto è quella di creare intorno all’Hydrogen Valley, finanziata dal Ministero dell’Ambiente un ecosistema verde costituito da aziende innovative, università e infrastrutture hi-tech per la ricerca e la sperimentazione lungo tutta la filiera dell’idrogeno: dalla produzione fino alla distribuzione e al consumo di idrogeno, incluso l’utilizzo come vettore energetico, per ridurre le emissioni di CO2 nell’industria, nella mobilità, nella sanità, con l’obiettivo di favorire la transizione energetica e la decarbonizzazione del Paese.
PNRR in campo
Una parte molto importante della strategia europea di sviluppo della filiera dell’idrogeno riguarda la creazione nei vari
Paesi di nuove Hydrogen Valley (veri e propri distretti dell’idrogeno intorno ai quali far crescere ecosistemi ad elevata
neutralità energetica); Il Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Energetico, attraverso il PNRR ne ha finanziate 52 sul territorio nazionale.
Una di queste è proprio la “H2 Olona Hydrogen Valley” di Cairate, finanziata con un investimento complessivo
di circa 11,5 milioni di euro.
I futuri "clienti"
Molteplici sono gli off takers che hanno manifestassero l’interesse all’approvvigionamento dell’idrogeno prodotto dal
sito di Cairate: tra questi figurano importanti realtà operanti nel settore della mobilità sostenibile come FNM, Ferrovie
Nord Power, Airpullman, Autostradale, Stie, SEA, Malpensa Distripark e Hupac e la domanda è in continua crescita.
Il dettaglio del progetto
La produzione di idrogeno verde sarà di 102 tonnellate/anno per mezzo di un impianto di elettrolisi di potenza pari a
2 MW, alimentato esclusivamente dall’elettricità generata da un parco fotovoltaico dedicato.
L’H2 prodotto è definito “verde” perché non comporta alcuna emissione in atmosfera durante il processo produttivo e garantisce un elevato grado di sostenibilità: l’ossigeno, unico sottoprodotto derivante dall’elettrolisi dell’acqua non viene disperso in atmosfera, ma accumulato e riutilizzato in altri processi produttivi, ad esempio negli impianti di depurazione per migliorare l’efficienza dei digestori anaerobici, oppure in ambito sanitario.
L’H2 Olona Hydrogen Valley è un perfetto esempio di Economia Circolare ed è un ecosistema “aperto” in continua
crescita; la produzione di H2 verde da un lato e la vicinanza dell’impianto di depurazione delle acque della società
Alfa dall’altro, hanno indotto lo sviluppo di un ulteriore progetto pilota di ricerca e innovazione, denominato UptoH2, candidato al bando di Regione Lombardia “Collabora & Innova”: si tratta dello sviluppo di un ulteriore impianto di produzione idrogeno in collaborazione con la società Clean Carbon Conversion e in partnership con il cluster
lombardo dell’Idrogeno LE2C (Lombardy Energy Cleantech Cluster), l’Università di Bergamo e altre importanti aziende
attive nell’ambito della produzione di idrogeno.
La partnership mira a promuovere e sviluppare una tecnologia innovativa per la produzione di idrogeno, con un approccio integrato e sistemico nei settori dell’energia e dell’ambiente.
Questo secondo impianto consentirà di incrementare la produzione di idrogeno tramite un processo di idrolisi dei fanghi prodotti dal vicino depuratore, senza emissioni in atmosfera, portando così la capacità produttiva complessiva della Hydrogen Valley a circa 500 tonnellate all’anno.
Produzione giorno e notte
La produzione di idrogeno nella valle Olona è destinata a crescere. L’istallazione di un impianto BES da 100 MW
garantirà l’accumulo di energia necessario per allungare l’esercizio dell’impianto di produzione di idrogeno verde
anche durante le ore notturne. L’impianto BES garantirà inoltre la stabilizzazione della rete energetica oltre
all’accumulo di energia che potrà essere ceduta a costi contenuti alle aziende che si insedieranno nella H2 Olona
Hydrogen Valley.
Un nuovo cuore tecnologico per la Valle
H2 Olona Hydrogen Valley rappresenta un progetto strategico per lo sviluppo della produzione di idrogeno verde e
rinnovabile in Lombardia, ma anche un’importante infrastruttura di supporto per lo sviluppo di un moderno distretto
industriale che doneranno alla valle dell’Olona un nuovo cuore tecnologico, composto da aziende del settore
dell’innovazione e dell’information technology tra cui, nella zona nord un Data Center.
Un ecosistema dell'innovazione
L’ecosistema che ruota intorno al progetto “H2 Olona Hydrogen Valley” è un ecosistema aperto e in continua
evoluzione e vede aggregarsi realtà nazionali e internazionali di primo livello. Il promotore è la società EXPAND, società
che si occupa di rigenerazione urbana e produzione di energia rinnovabile e a cui fa capo lo sviluppo del Progetto. La
redazione del Masterplan è stata affidata alla business unit MD41 della società MIDE srl in collaborazione con un team
multidisciplinare composto da specialisti con esperienze specifiche nelle diverse discipline.
L’Hydrogen Valley di Cairate è supportata da diversi stakeholders come Confindustria Varese, Confartigianato Varese, Camera di Commercio di Varese, CNA Varese Ticino Olona, Alfa, Neutalia, Assologistica, Sea, Agenzia del Tpl di Varese ComoLecco, Agenzia del Tpl della Città Metropolitana di Milano Monza Lodi e Pavia, Comune di Cairate e di Busto Arsizio.
"Una nuova era di rinascita"
Ha dichiarato Anna Pugliese, Sindaco del Comune di Cairate:
"Questa operazione ha un’importanza fondamentale non solo nell’ambito della rigenerazione urbana, ma anche dal punto di vista ambientale, economico e sociale. In ambito urbano e ambientale la Valle avrà finalmente una nuova possibilità e vivrà una nuova era di rinascita, tornando a poter essere vissuta dopo quasi cinquant’anni.
Sarà interamente bonificata dal materiale nocivo e tossico presente quale, ad esempio, l’Eternit che è soprattutto situato nella parte sud, zona Ex Vima, con immense distese delle coperture dei fabbricati industriali.
L’operazione manterrà l’origine naturale della parte centrale verde e sarà inoltre valorizzato il fiume Olona, ridando la naturalezza al letto che il fiume aveva prima dell’industrializzazione, avvenuta in valle, che per un lungo tratto ha modificato il corso del fiume convogliandolo in un canale. Saranno realizzati quindi interventi di messa in sicurezza del fiume, dando la possibilità di essere nuovamente vissuto da tutta la comunità.
Dal punto di vista economico questi interventi recheranno entrate straordinarie alle casse del Comune di Cairate: tutte queste risorse saranno reinvestite in opere e progetti nel nostro territorio. Si creeranno possibilità per migliorare l’indotto economico per altre attività già esistenti e si fornirà una visibilità importante per i nostri siti di interesse storico e culturale.
Non ultime come importanza sono le conseguenze per il tessuto sociale: nuove occupazioni, risparmi economici importanti sulla spesa corrente del Comune con la conseguenza di incrementare i servizi e migliorare quelli già presenti a supporto delle famiglie, dei più fragili, dei giovani e di tutti i cittadini cairatesi".
"Una sfida ambiziosa"
Dichiara Cristian Vitali, Ceo di EXPAND:
“La sfida di H2 Olona Hydrogen Valley è ambiziosa, ma ben definita: dimostrare che è possibile riconvertire un’area industriale dismessa trasformandola in nodo strategico per la transizione energetica, facendo dialogare pubblico e privato, ambiente e impresa, passato e futuro. Un modello replicabile, capace di ispirare altri territori e di fare della rigenerazione un’opportunità concreta per crescere e innovare.
H2 Olona Hydrogen Valley dà una risposta alle sfide del cambiamento climatico, promuove soluzioni sostenibili e incoraggia comportamenti volti alla mitigazione e alla riduzione degli impatti negativi sulle città e sugli ecosistemi.
La realizzazione di questo ambizioso progetto determinerà notevoli benefici per il territorio, aumentando le potenzialità del tessuto economico attraverso nuovi insediamenti tecnologici e produttivi, con conseguente incremento occupazionale e nuove opportunità per clienti e fornitori; inoltre, parte di questo territorio verrà restituito alla cittadinanza attraverso una valorizzazione dei luoghi, rendendolo finalmente fruibile e incentivando l’uso di mezzi di trasporto sostenibili”.