Presentato a Villa Recalcati l'osservatorio sulla droga nella provincia
Strategie congiunte contro lo spaccio nei boschi.

Varese, a Villa Recalcati presentato l'osservatorio sulla droga nella provincia: strategie congiunte contro lo spaccio nei boschi.
Occasione per illustrare nuove strategie
Villa Recalcati ha ospitato il convegno dal titolo “Coordinamento nella prevenzione e nella repressione del traffico di sostanze stupefacenti nella provincia di Varese”. Un'occasione per illustrare le nuove strategie operative condivise fra la Prefettura, le Procure della Repubblica presso i Tribunali di Varese e di Busto Arsizio e le Forze dell’Ordine al fine di prevenire e contrastare il fenomeno dello spaccio di droga, in particolare nelle aree boschive del territorio varesino. L’incontro, moderato dal giornalista Roberto Rotondo, ha visto la partecipazione del Prefetto di Varese, Salvatore Rosario Pasquariello, del Procuratore della Repubblica di Varese, Antonio Gustapane e del Procuratore della Repubblica di Busto Arsizio, Carlo Nocerino. Hanno partecipato in qualità di relatrici anche la professoressa ordinaria di diritto processuale penale Francesca Ruggieri e la professoressa ordinaria di diritto penale Chiara Perini, entrambe dell’Università degli Studi dell'Insubria. Presenti, inoltre, i vertici provinciali delle Forze dell’Ordine, tra cui il Questore di Varese Carlo Mazza, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Marco Gagliardo, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Colonnello Fabrizio Rella, i rappresentanti delle Istituzioni scolastiche e accademiche, delle Amministrazioni comunali e delle Polizie Locali, nonché delle associazioni del territorio.
"Lo spaccio esiste perché esiste domanda"
Durante i lavori è stata evidenziata la crescente aggressività delle organizzazioni criminali dedite allo spaccio nei boschi, spesso dotate di armi e capaci di presidiare militarmente vaste aree del territorio, rendendole inaccessibili ai cittadini. È emersa, pertanto, la necessità di un approccio multidimensionale, che unisca interventi repressivi decisi, innovazioni tecnologiche – come l’impiego di droni e sistemi di videosorveglianza con intelligenza artificiale – e un forte investimento nella prevenzione, in particolare mediante il rafforzamento dell’educazione e della cultura della legalità. Il Prefetto ha ribadito l’importanza della "comunità educante", sottolineando che
"Lo spaccio esiste perché esiste una domanda" e che "alle misure di contrasto devono affiancarsi azioni strutturate di prevenzione nelle scuole, nelle università e all’interno del tessuto associativo e istituzionale".
Dal Marocco molte reclute criminali
Il Procuratore Gustapane ha lodato il progetto avviato dal Comune di Varese in piazza Repubblica, dove è in fase di attivazione un impianto di videosorveglianza di ultima generazione basato su AI, che rappresenta
"Un esempio virtuoso che va ripreso da altre Amministrazioni".
Il Procuratore Nocerino ha posto l’accento sulla dimensione transnazionale del fenomeno, con la “testa del serpente” situata in Marocco, da cui provengono molte nuove reclute criminali: sono attualmente dieci le indagini aperte dalla Procura di Busto Arsizio con risvolti internazionali. Entrambe le Procure hanno annunciato la strutturazione di incontri mensili tra i sostituti Procuratori per favorire un efficace scambio informativo e potenziare l’efficacia delle indagini, anche utilizzando lo strumento degli “Osservatori per la repressione dei reati in materia di illecita detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti”, di cui fanno parte le Procure della Repubblica, la Prefettura di Varese e le Forze di Polizia.
Apprezzamento per l'approccio
Il Prefetto e i due Procuratori della Repubblica, nell’evidenziare che la collaborazione interistituzionale è oggi una risorsa imprescindibile per rispondere a fenomeni criminali sempre più complessi e radicati, hanno espresso pieno apprezzamento per l’approccio sinergico dimostrato da tutte le componenti coinvolte e hanno ribadito il proprio impegno nel sostenere ogni azione utile a garantire il recupero della legalità e della sicurezza nei territori oggi più esposti alla minaccia dello spaccio di sostanze stupefacenti.