Giacomo Agrati, il suo libro ora è letto in tutto il mondo

Il consigliere di maggioranza e storico locale, stasera sarà a Legnano per ricordare la Campagna di Russia. Il volume "Quelli della Neve" entra nelle università oltre Oceano.

Giacomo Agrati, il suo libro ora è letto in tutto il mondo
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Giacomo Agrati: il suo libro “Quelli della neve” stasera a Legnano e letto in tutto il mondo.

Giacomo Agrati, nuovi traguardi

«Dall’Olona al Don: i Legnanesi nella Campagna di Russia 1941-1943». Questo il titolo dell’incontro che vedrà, tra i protagonisti, anche il consigliere di maggioranza nonchè storico locale Giacomo Agrati. Appuntamento stasera, venerdì 14 dicembre, alle 21, al Castello di Legnano. Oltre al sanvittorese, saranno relatori il presidente nazionale Unirr Francesco Maria Cusaro, e il presidente dell’associazione culturale Sulle orme della storia Dario Dolciri.

Il libro “Quelli della neve” e i successi

Stasera Agrati sarà presente in veste di autore del libro «Quelli della neve»: 260 pagine, curato per conto dell’Issram, Istituto studi storici Alto Milanese nel 2001, nelle quali racconta la Campagna delle forze armate italiane, con 17 interviste e racconti di reduci oltre a una preziosa documentazione di divise e armamenti del corpo di spedizione italiano in Russia, il Csir e Armir.
E riguardo a questo volume c’è una novità importante: dopo 17 anni dalla pubblicazione, il libro è consultabile e scaricabile gratuitamente in forma digitale nelle biblioteche delle più importanti Università degli Stati Uniti, Canada, Australia ed Europa. Questo grazie alla fondazione di un comitato di 13 università degli Usa e l’Università della California. Una partnership che comprende ora oltre 60 biblioteche e istituti di ricerca. «Praticamente – commenta Agrati -, un lavoro nato da un gruppo di semplici appassionati di storica locale è ora a disposizione degli studenti di mezzo mondo. Tutto ciò dà la convinzione agli autori del lavoro di ricerca di aver fatto qualcosa di veramente utile per i giovani che possono apprendere quanto capitato alle generazioni che li hanno preceduto».

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