Cronaca

Quarta spaccata alla gelateria in otto mesi: "Adesso dico basta"

Vetrina spaccata e danni per una lattina di coca cola. Lo sfogo del titolare: "Bisogna riprendersi la propria dignità ma soprattutto smetterla con tutta questa falsa ipocrisia, questi maledetti vanno puniti"

Quarta spaccata alla gelateria in otto mesi: "Adesso dico basta"
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Lo sfogo di Claudio Caputo, titolare della gelateria Ambrogino di Saronno, vittima l'altra sera della quarta spaccata in otto mesi. Il bottino: una lattina di Coca Cola.

Ancora ladri all'Ambrogino: "Adesso basta"

La chiamata alle 4.30 da parte dei carabinieri e l'arrivo in negozio, la vetrina in frantumi e i danni lasciati per l'ennesima volta dai ladri. Ancora una spaccata alla gelateria Ambrogino di Saronno di Claudio Caputo. L'ultima era stata a inizio aprile, e lui aveva risposto con ironia:

"In cassa non ci sono soldi, il gelato rimasto fa cag... non rompete più il vetro, ho finito i soldi".

Sempre in quell'occasione, rivolgendosi ai colpevoli del furto e dei danni, aveva aggiunto:

"Ci farete perdere tempo a cambiare il vetro per la terza volta, ma non ci farete perdere la voglia di continuare a sorridere".

Quella voglia, però, ora sembra esser venuta meno.

"Questi maledetti vanno puniti"

Questa volta di spazio all'ironia non ce n'è.

"Lavorare in media 15 ore ogni giorno, tutto l’anno, senza fermarsi un giorno, senza andare in ferie per anni, e ricevere una chiamata alle 4.20 dai Carabinieri per scoprire di vivere in un paese dove per una lattina di coca sono disposti a rischiare il peggio, è seriamente frustrante - ha scritto Caputo sui social denunciando l'ennesimo furto - Quattro spaccate in otto mesi, sacrifici e notti insonni con il timore che rientrino per l’ennesima volta, ore perse a denunciare sinistri a forze dell’ordine e vergogna a rivolgersi all’assicurazione manco il ladro fossi io. Alla terza spaccata ho provato con ironia ed educazione che è un tratto distintivo del mio carattere, ma tenendo conto di tutti i furti e danni che stanno combinando a questa povera città adesso mi sento di dire basta. Saronno come purtroppo tante altre città ha dei seri problemi, tossici e spaccio, entrambi sono uniti da un comun denominatore: la droga. I primi devono usarla e per poterla comprare devono raccattare soldi o beni scambiabili per una dose, la seconda sono quella feccia di inetti che gravitano attorno al mondo dello spaccio. I Carabinieri svolgono un lavoro eccellente ma non hanno mezzi e possibilità di eccellere nel far capire a sti parassiti come si debba vivere in una società civile, dopo quindici anni di attività e decine di locali aperti mi sento di dire basta a questo scempio. Bisogna riprendersi la propria dignità ma soprattutto smetterla con tutta questa falsa ipocrisia, questi maledetti vanno puniti. E vanno puniti forte. Non lasciamo calpestare il diritto alla serenità, agire o con le buone oppure in qualsiasi altro modo".

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