il bel progetto per il 25 aprile

Gli studenti intervistano i nonni sulla resistenza

A studenti e docenti sono arrivati i complimenti dell’assessore all’Istruzione, Loris Guzzetti

Gli studenti intervistano i nonni sulla resistenza
Pubblicato:

In occasione del 25 Aprile e dell’ottantesimo anniversario della Liberazione, le scuole medie Mazzini di Turate e in particolare gli alunni del Consiglio comunale dei ragazzi con il sindaco Wessim Zribi, coordinati dai professori Laura Falsirolli e Matteo Bertuolo, hanno intervistato i loro nonni sugli anni della Resistenza e sul 25 aprile del 1945 e poi, con l’esito delle interviste, hanno realizzato un progetto multimediale che è stato pubblicato sui canali istituzionali del Comune.

Gli studenti intervistano i nonni sulla resistenza

Elisa Ferrario, alunna di 1^B, ha intervistato sua nonna Nicla, che le ha raccontato: «Il 25 aprile del 1945 avevo 11 anni e ricordo che ovunque la gente cantava e ballava felice. Non potevamo credere che la guerra fosse finalmente finita. Ci abbracciavamo tutti nelle piazza e si respirava un’aria di gioia infinita. Sul Sempione si vedevano passare i carri armati americani che sventolavano la bandiera ital4iana, tenuta dai partigiani, e quella Usa. Noi bambini li inseguivamo e i militari ci lanciavano caramelle e cioccolatini. Eravamo felicissimi perché da tanto non li mangiavamo. Durante la guerra e anche dopo c’era pochissimo sulle nostre tavole, tanto meno i dolci». La fame patita è anche nei ricordi di Pasquale, nonno di Amelia Montagna: «Avevo 13 anni, eravamo sfollati dalle nostre abitazioni e avevamo trovato rifugio nelle montagne. Avevamo poco cibo e purtroppo continuammo ad averne poco anche dopo il 25 aprile».
Andrea Fossati di 1^D ha poi intervistato suo nonno Pietro: «Mia sorella Anna, che all’epoca aveva 7 anni, mi ha raccontato che andava a piedi fuori Milano con una scodella per prendere il latte, ma, all’altezza del fiume Lambro, la fermavano i fascisti e le sequestravano il latte, lasciandola con la scodella vuota dopo tanta fatica. Una volta sette tedeschi fecero uscire nostra mamma in cortile e le puntarono il mitra al petto per un’ora, lasciandola immobile per nessuno motivo». Fabio Pagani ha invece raccontato a sua figlia Ambra che, dietro alla sua casa, c’era un bosco dove si nascondevano i partigiani che si infilavano in rifugi sotterranei all’arrivo dei nazisti. Uno dei tanti tragici eccidi nazifascisti è stato raccontato da Enzo al nipote Mattia Fumagalli: «Ricordo che nella provincia di Lecco, dove vivevo, furono mitragliati 35 Carabinieri che si rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò, erano collegati a don Gnocchi, che fu incarcerato a Milano. I partigiani si nascondevano nelle cascine e persone coraggiose li aiutavano portando loro cibo e gli ordini dei capi».

turate studenti1
Foto 1 di 4
turate studenti 2
Foto 2 di 4
turate studenti 3
Foto 3 di 4
Turate studenti 4
Foto 4 di 4

Il ricordo di Maddalena Mazza

Maddalena Mazza ricorda invece come veniva trattato il tema della Liberazione ai suoi tempi a scuola: «Si leggevano poesie e racconti, si portavano fiori ai monumenti ai Caduti e si chiedeva agli alunni di portare a scuola parenti e amici che potessero lasciare una testimonianza diretta». Pietro, nonno di Matteo Fossati, ha raccontato di come alle donne, che avevano simpatizzato per il Fascismo, venissero rasati capelli per umiliarle pubblicamente e infine Beatrice Mutti di 3^A ha chiesto a nonna Fausta che ricordi avesse di quel periodo e la risposta è stata emblematica: «Sono tristi perché i soldati entravano in casa e prelevavano gli uomini. E’ successo anche a mio padre, che per fortuna è stato subito rilasciato perché stava male».

I complimenti da parte dell'assessore

A studenti e docenti sono arrivati i complimenti dell’assessore all’Istruzione, Loris Guzzetti: «Su input dell’Amministrazione, all’Istituto comprensivo è stato proposto a inizio anno un progetto sugli 80 anni della Liberazione. Con piacere la scuola ha accettato e ha proposto questo progetto multimediale.

L’obiettivo era far capire come la storia della Resistenza e della guerra ha riguardato anche Turate, che non è un’isola fuori dal mondo, ma una realtà calata nella storia».

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali