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Venegono: dopo quelle all'assessore, via anche le deleghe alla consigliera

Una "punizione" per le dure parole rivolte al sindaco in consiglio comunale?

Venegono: dopo quelle all'assessore, via anche le deleghe alla consigliera
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Pubblicato il decreto del sindaco di Venegono Superiore Fabiano Lorenzin: Antonella Cafagna non è più delegata alla Polizia locale e alla Sicurezza.

Venegono Superiore, via le deleghe a Cafagna

Le due deleghe le erano state affidate dal sindaco a inizio mandato, alla fine del luglio 2023. A differenza di quanto previsto per la revoca delle deleghe agli assessori, per quelle ai consiglieri non c'è bisogno di dilungarsi in troppe spiegazioni. Revoca con effetto immediato, tanto basta.

Dopo Borghi, Cafagna

La revoca delle deleghe a Cafagna farà discutere. Primo, perchè segue quella delle deleghe relative al Bilancio a Paola Borghi, motivate con dei mai precisati "problemi politici, difficoltà nella reciproca collaborazione, nonché per divergenze insanabili sulle linee programmatiche della giunta, che impediscono una collaborazione efficace e coerente ed un corretto svolgimento dell’incarico". Ritiro e cacciata dell'assessore esterno cui seguì la dura replica dell'interessata e un acceso confronto in consiglio comunale. Replica del sindaco a chi gli chiedeva conto delle dichiarazioni della sua ex assessora:

"Qualsiasi tipo di dichiarazione rilasciata senza contraddittorio e non raccolta all’interno di principi che garantiscono la veridicità di quanto detto non ha alcun valore".

Il secondo motivo, il principale, per cui farà e sta già facendo discutere, è un po' nel finesettimana di Carnevale in cui l'Amministrazione Lorenzin ha rischiato di cadere, e gran parte nell'ultimo consiglio comunale. Cafagna era infatti fra i tre (con il vicesindaco Antonio Bison e l'assessore Roberto Castiglioni) che nel week-end carnevalesco sarebbero arrivati a un passo dalle dimissioni.

"Mal di pancia" rientrato forse per qualcuno, ma non per tutti e nell'ultimo consiglio comunale si è avuta dimostrazione di come il cielo fosse tutt'altro che sereno: Cafagna a muso duro aveva sconfessato la nota diffusa dal sindaco dopo la crisi di Carnevale, annunciato il voto con le minoranze sull'intitolazione della dependance della biblioteca alla Lombardia e tuonato che

"la maggioranza, signor sindaco, non è rappresentata da lei e dall’assessore Mazzotta".

Si aspetta l'assessore

Ora, la revoca cui forse seguirà l'attesa nomina del nuovo assessore, necessariamente donna in rispetto delle quote rosa. Sul piatto, da distribuire, le deleghe a Polizia locale, Sicurezza e quelle relative al Bilancio che il sindaco ha fatto capire di voler tenere per sè. Il nome? Sempre il sindaco aveva anticipato che sarebbe stato scelto dall'interno del consiglio. Salvo colpi di scena e "promozioni" improbabili, toccherà a Filomena Chiariello.

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