La nuova scuola di Cairate non è un progetto abbandonato
Sarà la rinascita industriale della valle a portare la nuova scuola.

Sarà la rinascita industriale della valle a portare la nuova scuola a Cairate.
Dalla rinascita industriale... la nuova scuola
Un auspicio, più che una certezza, ma fondato su un percorso concreto che è già partito e che promette di condurre davvero a quello che fino a pochi mesi fa sembrava un sogno da riporre nel cassetto. Se l’obiettivo del plesso unico – nel quale far convergere una sola struttura elementari e medie – è tramontato dal momento in cui l’amministrazione comunale ha scelto di riqualificare, efficientare e ammodernare le due scuole primarie del territorio – opera completata alla don Milani di Bolladello e appena avviata alla Signorelli di Cairate – resta invece esigenza viva una nuova sede per la secondaria Sally Mayer, immobile obsoleto oltre che storico, la cui riqualificazione sarebbe complessa e non sostenibile.
La soluzione è pronta da tempo
Una nuova scuola, con annessa palestra ad uso anche delle associazioni sportive del territorio, da costruire sui terreni che il Comune ha già acquisito anni fa tra le vie Lucca, Rimembranze e San Martino, la cui destinazione è già predisposta per accogliere l’opera, per la quale pure ci sono studi di fattibilità già redatti. Manca solo un elemento: i soldi per farla. Il sindaco ha affrontato il tema nell’incontro pubblico nel quale ha confermato la scuola tra gli obiettivi reali e non solo sulla carta. Incontro nel quale è stato presentato il progetto Hydrogen Valley che vede già i lavori di preparazione del cantiere in corso e destinato ad ampliarsi a tutta l’area delle cartiere, sviluppandosi dalla Vima alla Mayer, con una serie di investimenti che andrebbero ad aggiungersi a quello certo della produzione di idrogeno. Una prospettiva che porterebbe proprio quelle risorse economiche che sarebbero poi indirizzate all’edificazione della scuola.
Il sindaco
Con Anna Pugliese che ribadisce: «Non è un progetto abbandonato. Non siamo riusciti negli anni a reperire finanziamenti né dai bandi, né dal Pnrr, ma chissà che entro il 2027, fine di questo mandato, non avremo le risorse per dare avvio concreto alla nuova scuola».