Parco Groane

Controllo del territorio e impulso alla Protezione civile

In programma l’organizzazione di corsi di specializzazione per la Protezione civile e di formazione nuovi volontari.

Controllo del territorio e impulso alla Protezione civile
Pubblicato:

Il nuovo comandante della Polizia locale del Parco delle Groane e della Brughiera Briantea guarda al futuro del polmone verde perché tutti possano viverlo appieno.

Per il comandante Caminasca è stato un ritorno

Con il nuovo direttore del Parco delle Groane e della Brughiera Briantea, Attilio Fiore, il 2025 ha visto la nomina anche di un nuovo comandante della Polizia locale, Claudio Attilio Camisasca. Come per Fiore si tratta in realtà di un ritorno nella sede di Solaro, il comandante Camisasca era infatti già stato al Parco dal 2019 al 2022.

Nato a Varedo quarantacinque anni fa, sposato, due figli, Camisasca ha comandato fino al 31 dicembre 2024 proprio la Polizia locale della sua città, Varedo. Ora è pronto a sfruttare la sua esperienza nel Parco regionale e le sue competenze specifiche in tema ambientale. Un percorso che sembrava segnato per il comandante, che scelse il Parco delle Groane quale argomento della tesi di laurea in Diritto ed economia delle imprese prima di conseguire la laurea specialistica in Giurisprudenza con tesi in tema ambientale.

Al lavoro per "permettere a tutti di vivere appieno questo polmone verde"

Il comandante Caminasca spiega cosa si farà per proseguire nel contrasto del degrado, facendo rete, e per rendere il parco sempre più fruibile a tutti.

Cosa si porta comandante dalla sua ultima esperienza a Varedo?

“Ormai ho festeggiato vent’anni di Polizia locale, ma l’esperienza di Varedo ha contribuito in modo determinante alla mia crescita professionale anche dal punto di vista amministrativo e gestionale. Il vantaggio di aver lavorato sempre sul territorio credo sia importante per i rapporti di collaborazione e sinergia che si sono creati negli anni con le Polizie locali dei Comuni e provinciali. Fare squadra è indispensabile per chi deve controllare un’area vasta come un Parco su tre province, 28 comuni e quasi 8mila ettari. La speranza è di arrivare presto al pieno organico, oggi ancora insufficiente, abbiamo un corpo con otto persone, che comprendono me e il commissario capo Orietta Borella. La collaborazione con le Prefetture e le altre forze dell’ordine è indispensabile”.

Che Parco ha trovato e che Parco vorrebbe il comandante Camisasca?

“La situazione è già migliorata negli anni, ma certo, tutti auspichiamo un Parco in cui possa essere debellato lo spaccio e vengano eliminate le altre situazioni di degrado. Grazie ai contributi di Regione Lombardia stiamo migliorando la dotazione dei mezzi di servizio con attenzione alle motorizzazioni green. Verrà potenziata anche la videosorveglianza utilissima a prevenire illeciti in tema di criminalità comune e ambientale e per la lotta agli incendi boschivi”.

Sarà anche il responsabile dei volontari.

“Certo, e parliamo di circa cento ottime persone impegnate nell’area della vigilanza ecologica e della Protezione civile. Ovvero le Gev (Guardie ecologiche volontarie), chi si occupa di interventi per rischio idrogeologico, anche con l’unità cinofila, e l’antincendio boschivo, uno dei fiori all’occhiello del nostro Parco. Abbiamo già in programma l’organizzazione di corsi di specializzazione per chi fa già parte della Protezione civile e di formazione per favorire l’ingresso di nuovi giovani volontari nel gruppo”.

Ci saranno novità anche per i cittadini che vivono nel Parco o lo frequentano?

“Tra gli obiettivi che ci siamo posti vi è anche l’adeguamento dei regolamenti in modo da permettere a tutti di vivere appieno questo polmone verde che, non dimentichiamo, si trova all’interno di una grande zona urbanizzata e antropizzata della Lombardia. Servono rigore, rispetto della natura, di flora e fauna, ma anche la possibilità per le famiglie e i cittadini di godere di questi luoghi. In tal senso, la direzione e l’area tecnica sono impegnate per il riammodernamento delle piste, dei sentieri e della segnaletica. I nostri agenti verranno inoltre formati e specializzati per i controlli faunistici, come prevedono le nuove normative di Ispra e Regione Lombardia. Sulla fauna selvatica oggi c’è ancora un po’ di confusione. Stiamo anche completando la digitalizzazione delle istanze di taglio dei boschi, in modo che i controlli possano avvenire in modo capillare e preventivo su indicazione dei dipendenti forestali”.

Anche l’educazione ambientale le sta particolarmente a cuore.

“Molto e le nostre Guardie ecologiche volontarie sono pronte come sempre per recarsi nelle scuole di ogni grado in tutti i comuni e portare messaggi ed esempi concreti sulla natura dei luoghi e di come viverla. E non solo nelle scuole, siamo pronti a partecipare come in passato a manifestazioni organizzate dai comuni e dalle associazioni, negli oratori, per fare provare ai bambini anche le dotazioni della Protezione civile e dell’antincendio”.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali