La Provincia di Varese mappa i corridoi strategici
Uno studio per ottimizzare i percorsi, garantire sicurezza e sostenere lo sviluppo produttivo
La Provincia di Varese ha realizzato uno studio mirato sui trasporti eccezionali, ovvero su quei veicoli che superano i limiti di dimensioni o peso stabiliti dal Codice della Strada.
Lo studio
Nel 2023, sono state rilasciate 1.041 autorizzazioni, pari al il 5,1% del totale regionale, con una prevalenza di trasporti eccedenti per sagoma.
Uno degli scopi principali dello studio è stato di individuare i percorsi utilizzati con maggiore frequenza dai trasporti eccezionali, mappando con precisione le strade attraversate, il numero di mezzi transitati e le destinazioni principali.
Questa analisi consente alla Provincia di avere maggiore consapevolezza su quelle che sono le esigenze del traffico eccezionale (e pesante in
generale), adottando accorgimenti specifici per migliorare la viabilità e prevenire eventuali criticità. La conoscenza delle principali aziende che sono origine o destinazione, ma anche la tipologia di materiale trasportato è di fondamentale importanza per intervenire, con progetti
mirati, sui manufatti e in generale sull’infrastruttura.
Il focus
L’analisi dei viaggi autorizzati ha permesso di individuare cinque corridoi principali che collegano le aree produttive alla rete stradale principale, intendendo con questa definizione la rete autostradale e quella costituita dalle principali strade statali (SS 33 “del Sempione” – SS 336 “della Malpensa” – SS 527 “Bustese”).
Il corridoio 1 è la Tangenziale Nord Milano-Varese (SP 233): attraversa una zona densamente urbanizzata e industrializzata. Nel 2023 ha registrato 271 viaggi eccezionali prevalentemente per massa e sagoma.
Il corridoio 2 è il Valico Gaggiolo-A8 Gazzada Schianno: collega il principale valico commerciale della Provincia con l’autostrada A8, un’arteria cruciale per l’export internazionale.
Il corridoio 3 è la Buguggiate-Sesto Calende (SP 17): serve diverse aree produttive e registra transiti significativi, in particolare verso l’area del Sempione.
Il corridoio 4 è la Cislago-Castellanza (SP 233bis e SP 19): predominano i trasporti eccedenti per sagoma, principalmente legati alla nautica. La sua configurazione extraurbana evital’attraversamento di zone residenziali.
Il corridoio 5 è la Sesto Calende-Brebbia (SP 69): fondamentale per i trasporti legati ai cantieri nautici sul Lago Maggiore. I 677 viaggi registrati nel 2023 si concentrano su carichi voluminosi ma non eccedenti in massa.
In parallelo ai corridoi principali, lo studio ha permesso di individuare le aziende strategiche che generano flussi eccezionali anche al di fuori di questi assi, confermando la necessità di una gestione integrata della rete viaria.
I 4 “eccezionali”
Tra i trasporti più imponenti transitati nel 2023, il record di lunghezza spetta ad un mezzo di 43 metri, mentre la larghezza massima autorizzata è stata di 6,55 metri; di 5 metri è stato il veicolo più alto, mentre, per quanto riguarda la massa, il convoglio più pesante raggiungeva il peso di 210 tonnellate.
Gli cviluppi futuri
Tra i possibili sviluppi futuri, l’apertura del terminal intermodale di Sacconago, collegato al porto di Trieste, rappresenta un'opportunità per aumentare i flussi logistici e ridurre l’impatto su altre strade. Questo sviluppo potrà consolidare il ruolo del territorio, una grande novità considerato che la logistica del varesotto è storicamente rivolta verso il mar Ligure e nei prossimi anni si potrebbero osservare importanti sviluppi sia in termini di numeri assoluti di transiti che in termini di ripercussioni su altri corridoi.
Il documento offre anche delle raccomandazioni per la gestione delle infrastrutture, come monitorare ponti (attività già in corso dal 2019) e tratti critici, pianificare ispezioni regolari, progettare opere adeguate alle dimensioni dei trasporti e curare la manutenzione delle infrastrutture strategiche. Suggerimenti utili ad Amministrazioni ed imprese per garantire che i percorsi siano adeguati a mezzi eccezionali in termini di dimensioni e sicurezza.
“La Provincia di Varese dimostra ancora una volta il suo impegno verso la sicurezza stradale e la sostenibilità dei trasporti - ha detto il consigliere delegato alle Infrastrutture Fabio Passera - Questo studio getta le basi per una gestione ottimale della rete viaria, fondamentale per lo sviluppo economico e per la sicurezza della cittadinanza, in ordine ai carichi ai quali sono sottoposti i diversi manufatti stradali”.