L’azienda Bortoli chiude tutte le casette del latte
E’ la decisione, già effettiva da alcuni giorni, dell’azienda agricola Bortoli di Gorla Maggiore.
Costi sempre più alti, norme sempre più restrittive, consumo che non è mai decollato, dove non è calato. E allora addio ai distributori di latte crudo in Valle Olona.
L’azienda Bortoli chiude le casette del latte
E’ la decisione – già effettiva da alcuni giorni – dell’azienda agricola Bortoli di Gorla Maggiore – realtà consolidata del territorio con 150 capi in mungitura e più di 300 complessivi nell’allevamento di via Belvedere – di chiudere le casette che per più di un decennio riforniva quotidianamente di latte appena munto. Un’esperienza avviata con entusiasmo e accolta con favore dalla popolazione, ma che nel tempo ha dovuto fare i conti con spese crescenti e ostacoli sempre maggiori, che hanno reso la sfida non più sostenibile.
Non conviene più
«Non conviene più – sentenzia Daniele Bortoli dall’azienda – e i fattori che ci hanno indotto a chiedere prima la sospensione e poi la chiusura della licenza sono diversi. La burocrazia negli anni è diventata sempre più complessa e assillante. I regolamenti sono ogni volta più restrittivi e impegnativi da assecondare. E poi i costi. Dalla corrente, ai pezzi di ricambio, alle manutenzioni è tutto molto più alto di quando dieci anni fa e più abbiamo aperto i nostri distributori».
Sei in tutto, ora tutti chiusi: l’azienda Bortoli riforniva infatti le casette del latte di Gorla Maggiore, Gorla Minore, Fagnano, Olgiate e due a Castellanza.
«Spiace perché era nato come servizio di qualità dato ai paesi, con un un sistema dietro grosso che culminava nel rifornimento di tutte le mattine. Ma ora è un investimento a perdere, anche perché è venuto meno lo stesso sistema, con i distributori in calo ovunque. Basti come esempio il fatto che la ditta che li costruiva e forniva i componenti è fallita, con la conseguenza che un pezzo di ricambio ora va fatto fare e costa dieci volte di più».
Si chiude un’esperienza, non il desiderio di fare:
«Lottiamo con le difficoltà del settore come tutti, ma fermi non stiamo. Abbiamo investito tanto nei robot di mungitura, ora l’intenzione è di implementare il fotovoltaico».