Tradate

Il Geymonat di Tradate in prima linea per la Colletta Alimentare

Una dozzina di allievi di Itis e liceo hanno prestato servizio come volontari per la tradizionale raccolta benefica all’ingresso dei supermercati

Il Geymonat di Tradate in prima linea per la Colletta Alimentare

Studenti in campo, pettorine al petto, a favore dell’iniziativa del Banco Alimentare.

Colletta Alimentare a Tradate con il Geymonat

Anche quest’anno gli alunni dell’istituto superiore “Ludovico Geymonat” di Tradate sono scesi in campo come volontari in occasione della Colletta alimentare: fra i protagonisti della consueta raccolta benefica, proposta su tutto il territorio nazionale nel mese di novembre, non sono mancati 12 studenti dell’Itis e del liceo delle scienze applicate.

Gli allievi della scuola tradatese di via Gramsci si sono distribuiti in diversi supermercati della città e del circondario, dove hanno accolto all’ingresso i clienti, offrendo loro il sacchetto per la colletta, e raccolto all’uscita i prodotti donati.

Alleanza rinnovata

Quello con l’iniziativa di solidarietà organizzata dalla Fondazione Banco alimentare è un appuntamento che da sempre vede in prima linea gli alunni del “Geymonat”, coordinati dalla professoressa Emanuela De Bernardi, affiancata da altri insegnanti. Alcuni studenti sono davvero fedelissimi a questo servizio, che svolgono con entusiasmo da qualche anno.

Le parole degli studenti

Fra loro, Noemi Cicchitto, che frequenta la quinta liceo e che indossa la casacca di volontaria sin dalla classe prima: “Ogni volta mi sono sentita parte di qualcosa di importante” riferisce l’allieva.

Le sue parole rivelano il significato della Colletta:

“Quando vedo qualcuno donare anche solo un pacco di pasta, mi sento grata e soddisfatta: sono piccoli gesti che possono fare una grande differenza nella vita di chi ha bisogno. Non si tratta solo di donare cibo, ma di trasmettere un senso di solidarietà e speranza”.

Ecco perché, continua la studentessa, “quella sensazione di aver aiutato, anche in minima parte, qualcuno che affronta difficoltà ripaga tutto l’impegno. È un’esperienza che mi accresce interiormente e mi fa sentire più connessa alla comunità, fornendomi anche la consapevolezza dell’importanza della cooperazione”.

Da qui l’invito che Noemi rivolge ai suoi coetanei, cui consiglia vivamente di “informarsi a proposito dell’attività del Banco alimentare”, oltre che di “sfruttare questa opportunità per arricchirsi come persone e allo stesso tempo aiutare i più bisognosi. Individualmente possiamo dare una mano, ma è la collaborazione che fa la differenza”.