Venegono, un anno di Caritas: "Un aiuto invisibile, ma concreto"
Pacchi alimentari, ma non solo: dall'aiuto per pagare bollette e medicinali al doposcuola. Il presidente Renato Rosso racconta le tante attività che ogni giorno impegnano i volontari della Caritas di Venegono Inferiore
Il presidente della Caritas di Venegono Inferiore Renato Rosso racconta un anno di attività dei volontari che offrono aiuto e sostegno a chi ha bisogno.
Un anno di lavoro per la Caritas di Venegono Inferiore
Un impegno discreto, quasi invisibile, ma che riesce ad arrivare là dove c’è più bisogno: è quello portato avanti giorno dopo giorno dai volontari della Caritas, che lo scorso 10 novembre hanno festeggiato la giornata mondiale del Povero.
"Quest’anno abbiamo deciso di celebrare questa giornata in maniera un po’ diversa - spiega il responsabile Renato Rosso sostenuto dai volontari - donando dei buoni pizza ai nostri assistiti e allestendo un banchetto per comunicare ciò che facciamo alla cittadinanza, per fare capire quante e quali sono le difficoltà si possono nascondere dietro la porta accanto".
Non solo pacchi alimentari
"A differenza di quello che normalmente ci si immagina, non forniamo soltanto pacchi alimentari ma anche indumenti e prodotti per l’igiene personale, medicine da banco ed in alcuni casi riusciamo ad erogare un aiuto economico per il pagamento di bollette, affitti o spese scolastiche, agendo di concerto con l’ufficio dei Servizi Sociali con cui da sempre abbiamo una stretta collaborazione. Questo tipo di aiuti va infatti somministrato con criterio e attenzione, per fare in modo che arrivi dove ce n’è reale bisogno", prosegue Rosso.
"Non solo: abbiamo attivato anche un servizio di doposcuola rivolto ai bambini della scuola primaria che si svolge da ottobre a maggio per tre pomeriggi a settimana. Al momento vengono seguiti dodici bambini da una dozzina di volontari, tra cui tre studenti liceali attraverso il programma di alternanza scuola-lavoro".
140 persone aiutate ogni mese
Al momento sono una quarantina le famiglie seguite dall’associazione in maniera continuativa, a cui si aggiunge l’aiuto rivolto alle tante situazioni che si affacciano saltuariamente, per un totale di circa 140 persone aiutate dai volontari ogni mese. Numeri piuttosto pesanti per una comunità piccola come quella venegonese e che purtroppo registrano una tendenziale crescita.
"Nell’ultimo periodo la contrazione del mercato del lavoro nel campo dell’edilizia e l’interruzione dell’erogazione del reddito di cittadinanza ha portato nuove famiglie a bussare alla nostra porta. C’è chi ha bisogno di beni di primissima necessità, ma anche chi cerca l’opportunità di lavoro. Per questo motivo abbiamo incrementato l’attività del nostro sportello di ascolto: ogni mercoledì pomeriggio, dalle 15 alle 17, i nostri volontari raccolgono le storie e le fragilità di chi si trova in difficoltà, cercando di trovare il modo migliore per aiutarle. Lo scopo è quello di non fare semplice assistenzialismo, ma di dare valore alle persone, aiutandole materialmente nel momento di maggiore indigenza ma allo stesso tempo affiancandole nella realizzazione di un personale progetto di vita, verso il raggiungimento dell’autonomia economica e sociale".