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La prevenzione del Declino cognitivo anche in Casa di comunità

Il progetto prevede che tutti i pazienti che lamentano disturbi cognitivi, se non hanno ancora una diagnosi, vengano indirizzati al CDCD al fine di poter essere sottoposti agli accertamenti del caso

La prevenzione del Declino cognitivo anche in Casa di comunità
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Il 18 e 19 novembre si terrà a Roma il XVII Convegno promosso dall’Istituto Superiore di Sanità e, in tale occasione, sarà presentato anche il progetto “I Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze, e la Gestione Integrata della demenza” a cura dell’équipe di Neurologia di Gallarate – Busto Arsizio di ASST Valle Olona.

La prevenzione del Declino cognitivo anche in Casa di comunità

Autori dello studio sono il Direttore Socio Sanitario John Tremamondo, il Direttore della Struttura Complessa di Neurologia dr. Isidoro La Spina, la Dott.ssa Chiara Guarnerio, referente del Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD), il Dott. Andrea Calcaterra, Responsabile S.S.D. Governo Psicologia Clinica, Dott. Mattia Rigoli consulente neuropsicologo e Irene Colombo psicologa in formazione in ASST Valle Olona.

Durante il Convegno verranno presentate le modalità operative scelte dalla Valle Olona per la prevenzione del declino cognitivo e la presa in carico del paziente con demenza.
I primi risultati del lavoro verranno esposti dalla Dott.ssa Chiara Guarnerio, referente del Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD) afferente alla Struttura Complessa di Neurologia di Gallarate/Busto Arsizio, diretta dal dr. Isidoro La Spina. Il progetto si svolge presso la Casa di Comunità di Cassano Magnago.

I fattori di rischio su cui intervenire

I presupposti teorici da cui nasce si fondano sia sulle recenti evidenze scientifiche circa l’importanza di intervenire sui fattori di rischio che possono contribuire allo sviluppo di demenza, sia sulla necessità di applicare interventi multi-componenziali per ridurli.

I 14 fattori di rischio noti ad oggi per lo sviluppo di demenza sono: bassa scolarità o attività poco stimolanti nel corso della vita, depressione, isolamento sociale, tabagismo, consumo eccessivo di alcolici, ipertensione arteriosa, ipercolesterolemia, diabete, ipoacusia, ipovisus (diminuzione dell’acuità visiva), pregressi traumi cranio-encefalici, obesità, inattività fisica, inquinamento atmosferico.

Il progetto prevede che tutti i pazienti che lamentano disturbi cognitivi, se non hanno ancora una diagnosi, vengano indirizzati al CDCD al fine di poter essere sottoposti agli accertamenti del caso.
Successivamente, i soggetti vengono inviati alla Casa di Comunità di Cassano Magnago in cui è possibile svolgere le attività di prevenzione (primaria, secondaria o terziaria) a seconda della diagnosi in uscita dal CDCD.

Gli esercizi di gruppo

Gli interventi multi-componenziali, eseguiti da una équipe multidisciplinare e personalizzati in base alle caratteristiche del paziente, prevedono esercizio fisico di gruppo (con fisioterapista), counselling al cambiamento degli stili di vita inadeguati, allenamento cognitivo mirato e rilevazione sintomi depressivi (con neuropsicologo), controllo dei fattori di rischio vascolari (con infermiere e internista/Medico di Medicina Generale), valutazione dell’alimentazione ed eventuali trattamenti (dietista).

A ciò si associano eventuali ulteriori indicazioni per approfondimenti specialistici, qualora venissero rilevate problematiche non note al paziente (ad esempio nel caso di ipertensione arteriosa di nuova rilevazione, i pazienti vengono inviati presso un centro specialistico per le cure del caso).

Il Direttore Socio Sanitario di ASST Valle Olona, Dott. John Tremamondo, evidenzia che “Il progetto si inserisce all’interno di un più ampio e nuovo percorso di diagnosi, prevenzione e cura delle demenze su cui la nostra Azienda sta investendo a favore di pazienti e loro famigliari. I nuovi percorsi prevedono una forte integrazione tra l’attività ospedaliera e quella territoriale. Dalla diagnosi e dai primi trattamenti ospedalieri, il paziente e il suo caregiver vengono presi in carico a livello territoriale. Il nuovo percorso prevede, infatti, il coinvolgimento del personale delle Centrali Operative Territoriali (COT), delle Case di Comunità, dei Medici di Medicina Generale e, qualora necessario, del Servizio Cronicità, dei Servizi Sociali dei Comuni e degli enti del terzo settore”.

Un nuovo sportello Alzheimer

Lo scorso 21 settembre, inoltre, l’offerta è stata arricchita da un ulteriore, nuovo servizio: lo Sportello “Alzheimer InfoPoint” presso la Casa di Comunità di Cassano Magnago, a cui possono accedere tutti i cittadini residenti nei territori della Valle Olona.

Lo Sportello ha lo scopo di informare la popolazione sulle corrette modalità di accesso ai servizi diagnostici, di prevenzione e cura. Ma non solo. Gli obiettivi comprendono anche l’orientamento dei famigliari dei pazienti affetti da demenza ai servizi, alle misure che Regione Lombardia mette a disposizione a favore dell’assistenza e alle nuove forme di tutela giuridica per il paziente, e il supporto nei confronti del cargiver – potenziando gli interventi psicoeducativi finalizzati ad una corretta gestione delle alterazioni comportamentali.

Una guida utile per affrontare le demenze

In tutte le Case di Comunità di ASST Valle Valle Olona, infine, è disponibile alla consultazione una guida utile ad affrontare le demenze, con una mappatura di tutti i servizi e delle misure regionali disponibili nei territori della Valle Olona.

Per tutte le informazioni relative ai percorsi dedicati alle persone con disturbi cognitivi o demenza è possibile prendere appuntamento presso l’Alzheimer Info Point contattando la Casa di Comunità di Cassano Magnago al numero 0331 282031 oppure inviando una email a cdcd@asst-valleolona.it.
“Auspichiamo che i percorsi e i servizi attivati, oltre alle progettualità future, possano essere di sostegno e supporto al paziente e alla sua famiglia in questo difficile percorso di malattia e di assistenza”, conclude il Direttore Socio Sanitario.

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