Provincia, ecco la nuova squadra di Magrini
Vicepresidenza al Centro, cinque deleghe ai Civici e Democratici e porta aperta a Lega, Lombardia Ideale e Fratelli d'Italia per le commissioni: le scelte del Presidente
Finite le consultazioni a Villa Recalcati: il presidente Marco Magrini ha definito le nuove deleghe consiliari.
Provincia: le nuove deleghe
Lega, Fratelli d'Italia e Lombardia Ideale in opposizione, gli altri no. A quasi un mese dalle elezioni (di secondo livello) per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Varese si è chiusa la quadra sulla nuova maggioranza a sostegno di Marco Magrini e sulla nuova assegnazione delle deleghe.
"Voglio esprimere il mio apprezzamento per il percorso che ha condotto a queste decisioni e che non ha riguardato solo la mia persona - fa sapere in una nota Magrini - In queste settimane, infatti, ho avuto modo di confrontarmi con tutti i consiglieri eletti all’interno di una serie di consultazioni non solo politiche. Si è aperto, per così dire e lo rivendico perché da sempre dico che Provincia è la casa dei Comuni, un percorso di condivisione per arrivare poi ad assegnare queste deleghe e sono soddisfatto dapprima nel metodo e poi – chiaro – anche nel merito, per i nomi scelti e le competenze".
Vicepresidenza al centro
L'incarico di Vicepresidente sarà coperto da Giacomo Iametti de La Provincia al Centro. Cinque deleghe invece andranno ai Civici e Democratici, l'ala di sinistra del consiglio provinciale e quella che alla prova del voto ha ottenuto il maggior numero di preferenze ponderate.
Per i Civici, dunque, delega alla Transizione Ecologica (Territorio, Ambiente, Energia, PTCP, Accordi di Programma, Malpensa e Polizia Ittico Venatoria) a Stefano Bellaria. A Fabio Passera delega alle Infrastrutture (Viabilità, Piste Ciclabili, Economia di Frontiera). Ad Alessandra Agostini la delega del Supporto ai Comuni (Stazione Unica Appaltante, Transizione al Digitale e Sicurezza Digitale, Parità, Pari Opportunità, Zone Omogenee). Delega alla Persona (Formazione, Istruzione, Lavoro e Inclusione) a Carmelo Lauricella. Dei Garndi Eventi (Grandi Eventi, Sport, Infrastrutture Sportive, Olimpiadi Milano-Cortina e PNRR) si occuperà invece Michele Di Toro.
Tornando al Centro, oltre alla Vicepresidenza a Iametti, deleghe a Pierluigi Gilli (Affari Legali e Generali, Trasporto Pubblico Locale, Autonomia Differenziata), Matteo Marchesi alla Cultura e Turismo (Cultura e Sviluppo di Santa Caterina del Sasso), ad Enrico Vettori al Sistema Idrico Integrato (AQST Lago Varese, Rapporti Alfa e ATO) e infine a Mattia Premazzi, che tornerà ad occuparsi di Bilancio, Organismi Partecipati e Patrimonio.
Fdi, Lega e Lombardia Ideale in opposizione
Come prevedibile e annunciato, Lega e Lombardia Ideale e Fratelli d'Italia hanno deciso di rimanere all'opposizione. Nonostante i tentativi di Magrini di creare un "campo larghissimo" offrendo spazio (e quindi deleghe) a tutte le forze in Consiglio. Anche se la porta rimane aperta per quanto riguarda le commissioni.
"Il loro contributo, la loro esperienza di sindaci e consiglieri, può essere fondamentale - spiega Magrini - Possono ricoprire e presiedere importanti commissioni dove servono caratteristiche e peculiarità specifiche. Ho fatto l’esempio di merito del contributo che potrebbero dare su temi come sanità, frontalieri, lavoro, Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP), l’intervento alla Caserma dei Carabinieri per alloggiare i Baschi Rossi a Malpensa, ecc.
Perché non permettere di utilizzare i suoi 'doni' per questa Casa dei Comuni, per tutti i cittadini, a beneficio del territorio? Passando alla Lega, come non riconoscere l’esperienza ed il valore di Sergio Ghiringhelli anche su temi dove il suo stesso partito ha fatto battaglie? Io, lo dico serenamente, non mi trovo in opposizione a questi ipotesi di lavoro, anzi, chiedo unità di intenti su questi dossier e dico ai vari capigruppo che la mia non è una mano tesa, come erroneamente qualcuno definisce. Non è un contentino, è una stretta di mano vigorosa per lavorare insieme.
Poi, vero, saranno loro a decidere in un quadro di maggioranza definito, con un perimetro chiaro perché anche questo è un equivoco che va superato. Non si tratta di allargare una maggioranza che già c’è, si tratta di cooperare per il bene di una estesa comunità in un momento storico dove, lo ha ribadito più volte anche il nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, c’è bisogno del 'coraggio di tutti' per affrontare le diverse sfide".