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Inaugurata la palazzina X2

Tre i progetti ospitati: "Dopo di noi", "Housing first" e uno spazio per le dimissioni protette.

Inaugurata la palazzina X2
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Il taglio del nastro ha dato il via alla manifestazione “Culture in festa X Futurinclusion”.

Inaugurata la palazzina X2

Stand gastronomici, musica e danze, laboratori artistici, spettacoli e mercatino degli hobbisti: piazza Matteotti e via Amendola hanno ospitato l’evento “Culture in festa X Futurinclusion”. Ieri, domenica 13 ottobre, il quartiere si è animato grazie al lavoro dei volontari dell’associazione “Il Gabbiano ODV” insieme al Comune di Saronno, alle associazioni “Il Granello” e “Dandelion”. La manifestazione è iniziata con l'inaugurazione della palazzina X2.

Progetto Futurinclusion

L’assessore ai Servizi alla persona Ilaria Pagani ha illustrato i progetti che sono stati realizzati all’interno della palazzina e lo scopo:

“Futurinclusion è un obiettivo da raggiungere, un processo collettivo che richiede impegno, politiche inclusive, pratiche educative innovative e la capacità di vedere nelle differenze una risorsa, piuttosto che un ostacolo.
Insieme possiamo costruire una società in cui la diversità non solo venga accettata, ma sia parte integrante di un progetto comune per un futuro migliore.
Oggi è una giornata davvero importante per la nostra comunità, con orgoglio inauguriamo questi nuovi alloggi dedicati a tre progetti di grande valore sociale: “Dopo di noi”, “Housing first” e le dimissioni protette”.

Progetto “Dopo di noi”

Quindi ha spiegato:

“Il progetto “Dopo di noi” rappresenta un pilastro fondamentale per garantire un futuro sicuro e dignitoso alle persone con disabilità quando non avranno più il supporto dei propri familiari. Con questi alloggi offriamo un’opportunità concreta di autonomia e inclusione, affinché ciascuno possa vivere una vita piena, in un ambiente protetto e accogliente, ma allo stesso tempo capace di promuovere l’indipendenza”.

Progetto “Housing first”

E ha proseguito:

“Housing first si rivolge alle famiglie in emergenza abitativa partendo da un principio tanto semplice quanto rivoluzionario: la casa come diritto primario.
Dare una casa a chi non ce l’ha non significa solo offrire un tetto sopra la testa, ma anche restituire dignità e una base stabile da cui poter ripartire. E’ da qui che le persone possono ricostruire le proprie vite, affrontare le difficoltà con nuovi strumenti e ritrovare fiducia in se stesse e nella società”.

Spazio per le dimissioni protette

Quindi ha spiegato:

“Uno spazio per le dimissioni protette volte ad accogliere e accompagnare in continuità assistenziale tra ricovero ospedaliero e rientro al proprio domicilio, persone anziane in condizioni di fragilità sociale e sanitaria”.

E concluso:

“Tutti questi progetti sono supportati da una visione ampia di accompagnamento e ascolto dei bisogni dei cittadini attraverso gli sportelli che a breve saranno operativi, che sono il Centro per la famiglia e il Centro per la vita indipendente.
Questi progetti non sono solo degli interventi strutturali, ma riflettono una visione comune di welfare inclusivo e solidale, sono il frutto di un lavoro corale che ha visto la collaborazione di diversi enti, associazioni, volontari e soprattutto delle famiglie e degli stessi beneficiari”.

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