Tradate

Buonissima la prima per il Circuito Jolly Service: 426 tennisti in campo

Quasi 500 partecipanti al torneo che si è chiuso domenica a Tradate con le finali maschili e femminili

Buonissima la prima per il Circuito Jolly Service: 426 tennisti in campo
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Si è chiusa domenica scorsa, sotto i "palloni" del Tennis Club Tradate al centro sportivo Uslenghi, la prima edizione del circuito giovanile Jolly Service.

Giovani tennisti all'ultimo game per il Circuito Jolly Service

Un torneo dedicato ai giovani tennisti e alle giovani tenniste, iniziato lo scorso 11 maggio a Gallarate e sviluppatosi in sei appuntamenti ospitati da altrettanti tennis club: oltre Gallarate e Tradate, Parabiago, Rovellasca, Gorla Maggiore e Ceriano Laghetto.

Complessivamente, 426 giocatori in campo che si sono dati battaglia all’ultimo game. Domenica si sono tenute le finali, con le sfide nel femminile tra Giorgia Orsini e Benedetta Palazzo, vinta dalla seconda per 6-3 e 6-4, e nel maschile tra Andrea Ferrara e Matteo Greco, vinta dal primo per 6-1 e 6-3.

"Spazio ai giovani"

"Una prima edizione andata benissimo, sia nei numeri dei partecipanti, sia nel livello dei giocatori, sia dal punto di vista organizzativo - spiega Enzo Giola del TC Tradate - C’è certamente qualcosa da affinare, e lo faremo in vista della seconda edizione l’anno prossimo, già confermata".

Un torneo pensato e organizzato appositamente per la nuova generazione di tennisti.

"Negli ultimi anni c’è stata una grande ondata di interesse verso il nostro sport, “complici” anche la popolarità e i successi di Jannik Sinner - spiega Giola - Come sempre e come in tutti gli sport che vivono questi momenti, si affacciano tantissimi giovani che il più delle volte non sanno l’impegno che ci vuole non solo per imparare il tennis, ma quanta costanza serve per giocare bene. Tanti lasciano, altri si accontentano, qualcuno però emerge. E non basta allenarsi, perchè come in tutte le discipline individuali la fase competitiva è fondamentale. Ma spesso ci sono poche occasioni per i più giovani, e comunque specie le nuove leve vanno spronate a confrontarsi con altri".

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