Acqua al cloro: solbiatesi arrabbiati
Dopo il trattamento estivo da parte del gestore il sapore è rimasto alterato, almeno in alcune zone. Alfa ha garantito che le analisi sono conformi e i livelli di cloro a norma, ma per molti così è imbevibile.
L’acqua è buona. Nel senso di idonea al consumo umano. E’ quanto aveva attestato Alfa, il gestore della rete idrica, a fine luglio, dopo che i cittadini di Solbiate Olona lamentavano da alcune settimane il forte odore di cloro.
Acqua che sa di cloro, cosa sta accadendo a Solbiate Olona
Dopo il trattamento estivo da parte del gestore il sapore è rimasto alterato, almeno in alcune zone. Ed è quanto vale ancora oggi, dopo che la percezione di molti non è cambiata, con ripetute segnalazioni e preoccupazioni circa la presenza che persiste di cloro nell’acqua dei rubinetti di casa. «Le analsi di Alfa hanno sempre riscontrato tutti i parametri nella norma – ribadisce il sindaco Lucio Ghioldi – e l’unico trattamento reso noto è stato tra fine giugno e inizio luglio quando a scopo precauzionale c’era stata un’immissione di cloro nella rete. Alfa ribadisce che la quantità immessa è corretta per il nostro acquedotto – una rete di 22 km esclusi i collegamenti privati – e che il valore del cloro è sotto il limite consigliato».
Sapore alterato in alcune zone
Dati e risposta che non lascerebbero dubbi, non fosse che, almeno in alcune zone del paese, il sapore alterato dell’acqua è evidente e ne condiziona l’utilizzo, a prescindere dalla potabilità garantita dal gestore, il quale nella nota informativa diffusa in estate aveva sì confermato che «le analisi risultano tutte conformi in riferimento alla normativa attualmente vigente» ma pure precisato che «a seconda del tipo di disinfettante utilizzato, l’utente può percepire, in base anche alla propria sensibilità individuale, un’alterazione delle caratteristiche organolettiche dell’acqua», fattore che comunque non pregiudica l’idoneità della stessa ai fini del consumo umano. Ma che a molti solbiatesi non sta bene, tra chi esprime la rabbia per non poter più bere l’acqua di casa come faceva prima, chi deve utilizzare le bottiglie per lavare le verdure o riempire le borracce dei figli, chi collega alle mutate condizioni la moria di pesci nell’acquario, chi segnala l’anomalia di un trattamento che perdura nei suoi effetti da più di tre mesi e chi polemizza con il gestore, come l’ex sindaco Antonello Colombo sui social alcuni giorni fa: «Anche questa sera l'acqua potabile sembra quella della piscina, da luglio è successo tante volte. Grazie Alfa, che progresso passare dalla gestione comunale a quella di Alfa. Certo si dirà che la concentrazione è minima ma quante sono le sostanze che dobbiamo ingerire noi, i nostri animali e le piante? E del gusto che diciamo? Visto quanto paghiamo l'acqua è un diritto poterla bere piacevolmente».