L’assessore Simona Tironi

Con l’app LabLab i giovani possono entrare nelle imprese

Le risposte della Giunta regionale alle domande dei nostri lettori: l'assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro presenta l'innovativa applicazione che mette in contatto aziende e studenti

Con l’app LabLab i giovani possono entrare nelle imprese
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Un'altra puntata della rubrica che mette in contatto diretto Regione Lombardia e i nostri lettori prima della pausa estiva. Scrivete a laregionerisponde@netweek.it e i vari assessori regionali competenti, di volta in volta, risponderanno alle vostre domande e segnalazioni, che possono interessare tutti i lombardi, dalla sanità ai trasporti, dalla sicurezza alla cultura, dall’economia al sociale. Il nostro obiettivo è quello di avvicinare le istituzioni ai cittadini, raccogliendo le istanze locali per portarle all’attenzione della politica.

Con l’app LabLab i giovani possono entrare nelle imprese

Ho letto in questi giorni che Regione Lombardia ha lanciato la nuova app webapp “LabLab” per mettere in contatto imprese e studenti e colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro. Può darmi qualche dettaglio in più su questa iniziativa?
Francesca (Milano)

Risponde Simona Tironi, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia

Nonostante l'aumento delle fiere del lavoro e degli eventi di orientamento, le aziende fanno sempre più fatica a trovare personale qualificato in molti settori. Per affrontare in modo efficace la questione del mismatch tra domanda e offerta di lavoro, Regione Lombardia ha scelto di adottare un approccio rivoluzionario, realizzando un’azione di sistema forte, concreta e globale per avvicinare i giovani al mondo del lavoro in modo più diretto ed efficace. La webapp “LabLab” nasce proprio con questo obiettivo: mettere in contatto aziende e giovani sfruttando tutto il potenziale delle tecnologie digitali.
Questo strumento permetterà al singolo studente di visitare le imprese, entrare in contatto con la realtà del lavoro e vivere una giornata intera in azienda. Un ruolo importante sarà rivestito dai docenti che monitoreranno e supporteranno i ragazzi nelle “job experience” offerte dalle aziende. Nello specifico le imprese avranno la possibilità di decidere quando e come ricevere i ragazzi. Tutto Il sistema sarà snello e semplice, grazie all’utilizzo di un QR code che renderà l’esperienza tecnologicamente accessibile a tutti. Altro punto di forza del progetto sarà il coinvolgimento delle famiglie. I ragazzi potranno infatti partecipare a queste esperienze in azienda sia da soli sia accompagnati dai genitori. In particolare, verranno creati spazi di dialogo in cui verranno illustrati gli ultimi trend del mondo del lavoro.
La grande sfida oggi sta nel far “aprire” le aziende ai giovani, che potranno innamorarsi del lavoro vedendo con i propri occhi la passione e l’impegno che si cela dietro ogni settore. Solo se si trasmette questa passione ai ragazzi, potremo evitare che seguano “il flusso” delle mode o delle scelte imposte, aiutandoli invece a prendere decisioni consapevoli e fondate sulle proprie inclinazioni.
Altro punto di forza dell’iniziativa è il focus sulla libertà di scelta degli studenti: l’idea è quella di non indirizzare i ragazzi verso un percorso specifico, ma al contrario, dare loro la possibilità di scegliere in autonomia cosa vedere e dove andare, in base alle loro passioni. Questo è un punto chiave: non decidiamo noi, ma lasciamo che i giovani scoprano da soli le loro inclinazioni.

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