In più di 200 per festeggiare i dieci anni del Nido delle Vespe

Pioggia e diluvi non hanno impedito, domenica, alla famiglia degli appassionati delle Vespe di riunirsi

In più di 200 per festeggiare i dieci anni del Nido delle Vespe
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Una famiglia unita dalla passione per quelle due ruote simbolo nel mondo del design italiano e di una storia d’amore lunga ottant’anni che ancora fa battere i cuori di ogni generazione: la Vespa.

13 club arrivati da tutta la Lombardia e dal Piemonte

Per colpa degli acquazzoni scoppiati in tutta la Lombardia nei giorni scorsi, pochi mezzi rispetto al previsto, ma alla fine sono stati 230 i partecipanti al Raduno Nazionale organizzato in piazza Matteotti dal Vespa Club Tradate «Il Nido delle Vespe», con 13 club arrivati da tutta la Lombardia e dal Piemonte.

«Sono arrivati tutti, e c’è stata anche qualche iscrizione all’ultimo - racconta la presidente del Nido Rosy Loria - Purtroppo, di Vespe ce ne sono state meno, circa una settantina, dai modelli storici a quelli più moderni. Però lo immaginavamo, con la pioggia e soprattutto i temporali che hanno colpito altre zone, uscire in sella con tutti i rischi del caso non era facile. Però ha fatto piacere che nessuno ha mancato l’appuntamento, venendo magari in macchina, e che qualche coraggioso che ha macinato tanti chilometri in Vespa c’è stato».

Raduno in piazza, e poi aperitivo e pranzo insieme a Gerenzano, al Ristorante IN-Perfezione della cooperativa Il Granello, così da unire festa e promozione di una realtà sociale che aiuta le persone con disabilità a lavorare e diventare autonome.

Raduno in piazza, e poi aperitivo e pranzo insieme a Gerenzano

Prima però, alcuni premi e ringraziamenti:

«Il primo abbiamo voluto darlo alla sindaca Clara Dalla Pozza e all’Amministrazione di Lonate, che ha subito accettato con entusiasmo di ospitare il nostro Raduno e dandoci una grande mano - continua Loria - Poi, abbiamo voluto dare un riconoscimento ai nostri due main sponsor, che ci accompagnano dal primo anno: a Raffaella Rizza e a Paloma di Domus Tua e a Paolo Zorzi di Seprioplast, sponsor, socio e fondatore del nostro club».

La festa a Gerenzano si è poi conclusa, dopo il pranzo, con una grande torta per i dieci anni, tagliata da Loria insieme agli ex presidenti Angelo Nicastro ed Enrico Rimoldi e la consegna dei premi al club più numeroso, al Vespista più grande e a quello più giovane. Occasione perfetta anche per guardarsi indietro e ripensare alla strada fatta in dieci anni.

«Io sono entrata nel club nel 2015, appena arrivata a Tradate e da poco proprietaria di una Vespa che mi ero regalata per i 40 anni - racconta Loria - Il Nido era nato l’anno prima, c’erano una quarantina di soci, ed era ancora in fase di “rodaggio”. Oggi siamo in 175, tantissimi considerando l’età del Club e la “concorrenza” di altre realtà in grandi città e presenti da molto più tempo. Per ora ci manca solo un “Nido” dove incontrarci, dato che per via dei lavori alla Frera abbiamo dovuto lasciare la nostra sede e siamo in attesa di una sistemazione temporanea, per noi fondamentale».

Tante persone, e un amore comune: quello della Vespa

Tante persone, e un amore comune: quella Vespa nata dalla mano di uno, Corradino d’Ascanio, che le motociclette le detestava e che proprio per quello venne chiamato negli anni ‘40 da Enrico Piaggio che voleva rivoluzionare il mondo delle due ruote.

«La Vespa è magica, è intergenerazionale: domenica abbiamo premiato un signore di 90 anni venuto con la sua Vespa da Caronno, e quello più giovane che di anni ne ha 70 in meno - conclude Loria - Ma è di più. Chiunque ha un pezzetto di storia, propria o di un genitore, o di un nonno, legato alla Vespa. E’ come avere un famigliare in comune: siamo tutti una grande famiglia, ovunque. E poi, la Vespa conquista perchè quando sei in sella a 50 all’ora, comodo, cullato dal suo ronzìo, il viaggio si trasforma in passeggiata, ti puoi godere e gustare il paesaggio e quello che ti circonda. E’ una cosa che solo la Vespa ti da e che quando la provi ti entra dentro e non se ne va più».

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