Solbiate Olona

Il circolo Vittorio Veneto riparte grazie a quattro amici

«Vogliamo ricostruire un legame forte con il paese e anche oltre, portando anche i giovani come sta già succedendo».

Il circolo Vittorio Veneto riparte grazie a quattro amici
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Il circolo al centro di Solbiate Olona è ripartito grazie a quattro amici.

Il circolo riparte

Lo storico Vittorio Veneto di via Matteotti, rilanciato due mesi fa dalla rinnovata squadra di gestione dopo un tempo di vicissitudini e difficoltà, vuole tornare a essere un punto di riferimento per il paese. Una lunga storia che riparte. E lo fa grazie a quattro solbiatesi che hanno condiviso la sfida: farsi carico del locale e portarlo nel futuro. Ovvero aprirsi al territorio, alle associazioni, alle collaborazioni e ai giovani. Per un’idea di circolo che non può più essere solo quella di un tempo che ha fatto epoca ma che con quell’epoca – fatta di partite a carte e bianchini – sta sempre più sfumando.

Chi sono

I quattro amici sono Toni Lanzilotti, Alberto Pontieri, Massimo Miano e Gianluca Renda: «Siamo due operai e due artigiani e continuiamo a fare il nostro lavoro, affiancandolo alla gestione del circolo, al momento affidato a 5 dipendenti. Poi la nostra presenza c’è, dopo il lavoro o la sera. Vogliamo ricostruire un legame forte con il paese e anche oltre, portando anche i giovani come sta già succedendo». Il circolo come riferimento sociale, anche al servizio della comunità per dare un luogo di ritrovo sano e aperto a tutti: «Abbiamo esteso e potenziato l’attività serale per andare incontro ai giovani. No alle macchinette, ma spazio per stare insieme, giochi tradizionali dal biliardo al calcetto ed eventi musicali, come appena successo con l’Amministrazione dopo la consegna delle Costituzioni. Questo vogliamo essere. Oltre all’abituale luogo diurno di aggregazione per i pensionati, che restano una presenza solida». Giovani e meno giovani, si può.

Tanti i progetti in cantiere

Tra i progetti l’obiettivo di potenziare la ristorazione per i pranzi, diventando una vera e propria trattoria, e tornare a essere la sede delle associazioni: «Lo Juventus club ha già casa qui, ora aspettiamo tutti gli altri»

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