Castiglione

Accoltellamento a Castiglione: sui Carabinieri, ipotesi anche di rapina aggravata e sequestro di persona

Poche ore prima dell'aggressione, i due avrebbero anche chiesto a una pattuglia dei colleghi di Castiglione in zona di allontanarsi, con la scusa di non farsi scoprire mentre cercavano i bivacchi dei pusher

Accoltellamento a Castiglione: sui Carabinieri, ipotesi anche di rapina aggravata e sequestro di persona
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Fermo non convalidato dal GIP del Tribunale di Varese, ma custodia cautelare in carcere disposta per entrambi i carabinieri coinvolti nell'accoltellamento di un giovane extracomunitario nella notte fra venerdì e sabato a Fondo Campagna, Castiglione Olona.

Accoltellamento a Castiglione, i reati

Sui due componenti dell'Arma non solo l'ipotesi di accusa di tentato omicidio, già anticipata in occasione del fermo, sabato, ma anche quelle di rapine aggravate, sequestro di persona e porto abusivo di armi. Nella nota diffusa dalla Procura di Varese non si fanno cenni su cosa abbia portato alle ulteriori ipotesi.

Il diversivo coi colleghi

Ad aggravare ulteriormente la loro posizione, e a gettare non poche ombre sui fatti di quella sera, anche il (presunto, per ora) tentativo di "sviare" i colleghi della Stazione di Castiglione:

"Da quanto emerso sino ad ora dalle indagini coordinate dal Procuratore e dai due componenti del gruppo Tutela delle Istituzioni - continua la nota del Procuratore Antonio Gustapane - i due militari, nella serata del 5 luglio scorso, liberi dal servizio ed in assenza di un ordine di impiego, avrebbero chiesto poche ore prima dell'aggressione ad una pattuglia della Stazione Carabinieri di Castiglione Olona, in servizio in quel territorio, di allontanarsi per evitare di far scoprire la loro presenza simulata in zona, apparentemente finalizzata ad accertare l'esistenza di possibili bivacchi o spacciatori di sostanze stupefacenti nelle adiacenti zone boschive".

Una richiesta che oltre a insospettire i militari castiglionesi, dopo i fatti è stata con tutta probabilità cruciale nell'individuare i due poi fermati.

"Estraneo alle procedure"

Un modo di agire, continua il Procuratore, "totalmente estraneo alle procedure previste ed attuate dall'Arma dei Carabinieri"  nella repressione dello spaccio dei boschi, che vedono i militari impegnati sul territorio e, da oltre un anno, col supporto anche degli Squadroni dei Cacciatori.

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