L'ultimo abbraccio a Riccardo Legnani: "Completiamo il capolavoro che tu hai iniziato"
Rescaldina ha detto addio al 23enne morto la scorsa settimana in un incidente stradale a Turate.
Rescaldina ha abbracciato per l'ultima volta Riccardo Legnani, il 23enne deceduto giovedì 27 giugno in seguito a un incidente stradale.
Rescaldina ha detto addio a Riccardo Legnani, morto a 23 anni
Il funerale è stato celebrato oggi, venerdì 5 luglio, alle 15, nella chiesa dei Santi Bernardo e Giuseppe di Rescaldina, gremita di tante persone che hanno voluto stringersi attorno ai genitori del giovane e alla sorella Irene. Tra loro anche i compagni di squadra della Sg Sport Arese Pallanuoto. A officiare la cerimonia è stato il parroco don Enrico Vertemati, che durante l'omelia ha detto:
"Gesù è morto e risorto, il dolore è grande ma non disperato bensì pieno di speranza. Riccardo si è addormentato in questa vita e si è svegliato nella vita eterna, è vivo, ci sta guardando. È in Paradiso: nella sua vita quante gentilezze e gesti di bontà avrà fatto...".
I ricordi commossi della mamma, della sorella Irene e dello zio
La mamma di Riccardo ne ha ricordato "la rara sensibilità", la passione sfrenata per i motori e la determinazione:
"Eri sempre disponibile per la famiglia e per chiunque avesse bisogno. Avevi tante idee e tanti progetti, ed eri determinato per i tuoi obiettivi. Volevi fare qualcosa di grande anche per noi... Il vuoto che hai lasciato è enorme. Ma hai lasciato anche un ricordo indelebile in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerti".
La sorella Irene ha aggiunto:
"Eri la persona piu buona che io abbia mai conosciuto, avevi un cuore grande e non ti mancava mai il coraggio. Ho il cuore pieno di ricordi e del grande amore che provo per te. Mi auguro che tu ora possa vedere con i miei occhi come ti vedevo, piccolo grande uomo alla velocità della luce con i suoi progetti... E ce l'hai fatta davvero, raggiungendo quello che sognavi. Se eri felice, lo ero anche io. Eri sempre pronto a farti in mille per famiglia e amici. Grazie per essere stato la persona che eri, per essere stato mio fratello, per averci dato tutto il tuo amore senza mai chiedere nulla in cambio. Vivrai sempre nel mio cuore. Ti amo come nessuno nella mia vita".
Anche lo zio ha voluto sottolineare l'amore che Riccardo dava ogni giorno alla sua famiglia:
"Sono fiero di te. A ognuno di noi hai donato sempre e solo la parte migliore di te, gioie e speranze, la tua luce. Perché tu brilli di luce come le stelle, che sembrano piccole ma in realtà sono grandi e tu sei come loro. La tua bontà d'animo è intorno a noi, sei speciale. Per tutti noi è un giorno triste, ci hai lasciato, non posso più abbracciarti. Tu con la tua saggezza mi diresti: 'Non essere triste, se sono speciale prendi queste mie qualità e tienile nel tuo cuore e io sarò lì con voi'".
Il parroco: "Diamo una svolta alla nostra vita essendo più buoni"
Il parroco ha poi rivolto un invito ai presenti:
"Completiamo il capolavoro che Riccardo ha iniziato. Diamo una svolta alla nostra vita essendo più buoni".
L'incidente a Turate e la disperata corsa all'ospedale di Como
L'incidente era avvenuto la sera di mercoledì 26 giugno a Turate. Erano circa le 21.30 quando il giovane, che stava procedendo in sella alla sua moto, è caduto sull'asfalto. Le sue condizioni erano subito apparse gravissime. Portato in codice rosso all'ospedale di Como, i medici non avevano potuto fare nulla per salvargli la vita.