Rinviato a giudizio il finto cieco, irreperibile il falso invalido
Il 29enne di Misinto è accusato di truffa aggravata ai danni dello Stato, falso per induzione, e autoriciclaggio. Prima udienza il 14 ottobre.
Era stato pizzicato alla guida di un Suv Range Rover, ma per l’Inps era invalido al 100 per cento poiché "non vedente". Per H.C., 29enne pakistano residente a Misinto, il gup del Tribunale di Monza Angela Colella ha disposto il rinvio a giudizio con le accuse di truffa aggravata ai danni dello Stato, falso per induzione, e autoriciclaggio. La prima udienza è fissata al 14 ottobre.
La storia del finto cieco
L’uomo, a febbraio scorso, era stato arrestato assieme a un connazionale di Cesano Maderno che fingeva di essere paralizzato agli arti inferiori. Sui due hanno indagato gli investigatori della Guardia di Finanza di Seveso. Agli atti risultano anche dei filmati: in uno si vede il 29enne mentre guida un suv Range Rover e il cesanese che, arrivato a un attraversamento pedonale, si alza "miracolosamente" dalla sedia a rotelle e si dirige fino alla macchina.
Sequestrati contanti e conti correnti
All’epoca dell’esecuzione della misura, durante le perquisizioni, i finanzieri avevano scoperto la somma di 260mila euro in contanti in una cassetta di sicurezza. Erano stati sequestrati anche conti correnti per oltre 60mila euro, e altre migliaia di euro nascosti nel cassetto di in un appartamento.
Percepiva il Reddito di cittadinanza
Il falso non vedente, secondo le accuse, avrebbe infatti incassato sussidi di invalidità per circa 25.000 euro, che in parte sono stati reimpiegati in un’attività commerciale di accessori per la telefonia.
Il 29enne, che nei registri l’Inps risultava invalido al 100 per cento, avrebbe inoltre ottenuto circa 3mila euro grazie alla falsa documentazione fornita durante la presentazione della domanda per il reddito di cittadinanza: un beneficio di cui aveva goduto per pochi mesi. A favore dell’altro immigrato pakistano, invece, risultavano sussidi di invalidità per oltre 41mila euro, percepiti tra il 2021 e il 2023. I due si conoscevano tra loro - probabilmente soci in affari e nella frode allo Stato - e venivano visti spesso insieme. In un video ripreso dai militari, risalente a marzo 2022, si vede il cesanese mentre viene spinto da un accompagnatore sino al bordo di una strada. Improvvisamente scende, e raggiunge a piedi l’altro - il "cieco" - che lo attende al volante. Quest’ultimo era finito in carcere, mentre l’altro, per il quale erano stati disposti gli arresti domiciliari, ha fatto perdere le proprie tracce.